Medico italiano di 64 anni morto dopo il giorno dopo il vaccino anti Covid: oggi l’autopsia

 

E’ stata eseguita oggi l’autopsia, venerdì 15 gennaio, e farà luce sulle esatte cause del decesso di Enrico Patuzzo, il medico di 64 anni, collaboratore dell’ospedale di Pieve di Coriano in provincia di Mantova, morto il giorno dopo essersi sottoposto al vaccino anti Covid.

A dare la notizia del suo decesso è stata proprio l’azienda socio sanitaria di Mantova che, in una nota di ieri giovedì 14 gennaio, ha parlato della “perdita di uno stimato professionista” precisando che l’uomo “soffriva di patologie croniche” e che l’autopsia sarà effettuata “al fine di chiarire anche ogni più piccolo dubbio” e soprattutto “per confermare l’assenza di qualsiasi nesso tra la vaccinazione e il triste evento occorso”. (Continua..)

Dell’accaduto si stanno occupando anche i vertici dell’ospedale, in riunione questa mattina per cercare di capire meglio quanto successo. Il medico soffriva di problemi cardiaci. Enrico Patuzzo è morto ieri giovedì 14 gennaio intorno alle 11 nella propria casa di Porto Mantovano.

Aveva trascorso la sua carriera nel reparto di Chirurgia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova e lascia la moglie e due figli. Da tempo il medico soffriva di problemi cardiaci tanto che era stato trasferito per lavoro nel più piccolo ospedale “Destra Secchia” di Pieve di Coriano. Spetterà all’autopsia di oggi capire se i suoi problemi di salute siano stati la causa del decesso. (Continua..)

Intanto l’Asst ha subito dato comunicazione di quanto accaduto “sia agli organismi di governo regionali che alle autorità di regolazione tecnico-scientifica con le quali sarà avviata ogni necessaria collaborazione al fine di perseguire le cause del decesso”

Il cordoglio di amici e conoscenti sui social. Dopo la notizia della sua morte, non sono mancati coloro che su Facebook hanno scritto un messaggio di cordoglio per il dottor Patuzzo: “Ho perso un amico e un collega”, ha scritto un altro medico. “Era veramente un gran dottore”, l’ha ricordato un altro suo conoscente, mentre c’è chi ha ricordato la grande passione del medico morto per la musica classica.