MASSIMO BOSSETTI, LA CONFESSIONE DELLA MOGLIE DODICI ANNI DOPO

Ci sono omicidi efferati che hanno lasciato il segno nella cronaca nera italiana, forse anche perché, sebbene la giustizia si sia espressa, restano molti dubbi su cui la difesa del condannato ritengono di far luce. Uno dei casi che più ha scosso la nostra Penisola è quello della piccola ginnasta Yara Gambirasio.

Della ragazzina, all’epoca dei fatti 13enne, si persero le tracce il 26 novembre 2010. Da allora, per mesi, si è continuato a sperare di ritrovarla ma ogni speranza è svanita il 26 febbraio 2011, quando il suo cadavere è stato rinvenuto in un campo aperto a Chignolo d’Isola.

La macabra scoperta, in quel gelido inverno, venne fatta da un aeromodellista, per puro caso. Sappiamo com’è andata a finire in quanto il procedimento giudiziario si è concluso il 12 ottobre 201  con la condanna definitiva all’ergastolo di Massimo Bossetti.

Il muratore di Mapello, sposato con Marita Comi, che lo ha reso padre di tre figli, incensurato, è stato accusato di aver commesso l’omicidio in seguito a un’aggressione sessuale.

A distanza di anni, come sta Marita? Lo apprendiamo da alcune dichiarazioni decisamente forti che ci servono a capire anche la sua posizione riguardo a quanto accaduto al marito.

Dietro Massimo Bossetti c’è un donna che non ha mai smesso di stargli accanto. Parlo della 44enne Marita Comi, che ha sposato Massimo Bossetti nel 1999. Un matrimonio, il loro, dal quale sono nati tre figli, due femmine e un maschio, il maggiore. Tutta la famiglia continua a vivere a Mapello, in provincia di Bergamo. 

Mentre Bossetti sta scontando l’ergastolo nel carcere di Bollate, in provincia di Milano, lei cosa fa? Qual è la sua posizione? Quando il muratore finì in manette,  la donna aveva assicurato che avrebbe lasciato il marito semmai avesse dubitato della sua innocenza.

Marita non ha certo avuto una vita “normale”, dall’arresto del compagno ad oggi, dovendosi occupare dei loro tre figli che, oggi, hanno rispettivamente 21,18 e 16 anni. La Comi ha un solo sogno: quello di lasciarsi alle spalle quest’incubo, vivendo un’esistenza normale, come tutti gli altri. E’ sempre stata convinta dell‘innocenza del marito, gli è sempre stata accanto ed è certa che Bossetti non abbia mai potuto far del male alla giovane ginnasta trovata senza vita.

E’ stato il fratello della donna, Agostino Comi, che le è accanto sempre e le dà la forza di andare avanti, a raccontare come sta oggi Marita. Queste le sue parole:  “Cerca di tirare avanti, la vita continua, ma sa, dopo nove anni, che la sua esistenza non tornerà più normale. Quel fatto ha cambiato tutto. Dopo anni mia sorella vorrebbe tornare a una vita normale, anche se normale non tornerà più e lei lo sa. I figli sono cresciuti e seguono la loro strada”.

Marita Comi, prima dell’arresto del compagno, gestiva le fatture da muratore di Bossetti, mentre oggi continua a lavorare nella ditta di pulizie dove aveva trovato posto anni fa. Dalla cella del carcere di Bollate, Massimo Bossetti continua a ribadire la sua innocenza. Intanto, sul caso di Yara Gambirasio, di recente ci sono stati degli sviluppi inattesi, dato che il gip di Venezia ha chiesto alla procura di procedere e all‘iscrizione nel registro degli indagati di Letizia Ruggeri, il pm titolare delle indagini sulla morte di Yara Gambirasio, su cui pendono due pesantissime accuse: frode processuale e depistaggio. Nuove indagini potrebbero presto scattare.