MARITO COSTRINGE LA MOGLIE A FARE SES*O CON ALTRI: LA DENUNCIA CHOC

Ormai è un dato di fatto: i carnefici, gli aguzzini, hanno i volti di coloro che si trovano all’interno delle mura domestiche. Sono spesso gli uomini di cui ci siamo innamorate, che abbiamo amato.

Una piaga sempre più dilagante, quella delle donne vittime di violenza da parte dei loro mariti, fidanzati, ex. Un’ondata di violenze inaudite, verbali e fisiche.

Un elenco che si allunga sempre di più, di giovani donne, mogli, madre che, tra le mura delle loro abitazioni, subiscono torture, sevizie, maltrattamenti efferati, che devono essere combattuti con ogni mezzo possibile.

C’è chi ha il coraggio di denunciare e chi, questo coraggio non lo trova o semplicemente non fa in tempo a manifestarlo perché viene uccisa prima, sfregiata,  accoltellata, fatta a pezzi.

Ogni giorno la cronaca, nazionale ed estera, ci mette dinnanzi alla realtà; quella cruda, che ci fa raggelare, che non vorremmo sentire, ma pur sempre realtà. Vediamo cosa è accaduto ad aprile 2021 in Italia.

Ad aprile 2021, in un comune della Valdera, un uomo è finito dietro le sbarre del carcere Don Bosco di Pisa. Su di lui pendono accuse di reati gravissimi: violenza sessuale di gruppo e maltrattamenti in famiglia, oltre al reato di accesso abusivo al sistema informatico della moglie, rubandole le credenziali della posta elettronica.

L’uomo, che nella vita fa la guardia particolare giurata, è stato tradotto in carcere dagli uomini del commissario di Pontedera. E’ stata la moglie a sporgere denuncia. Il suo è stato un grido d’aiuto, affinché qualcuno la difendesse dalle violenze subite dal marito… violenze inaudite che non è riuscita più ad accettare. Così, armatasi di forza e coraggio, come tutte le donne che si trovano nella sua stessa situazione dovrebbero fare, si è rivolta ai carabinieri di piazza Trieste.

Dinnanzi agli uomini in divisa, si è lasciata andare ad un lungo sfogo. A portarla da loro, l’ennesimo maltrattamento che non è riuscita più a reggere. Dalle indagini è emerso uno scenario davvero raccapricciante: non solo la costringeva a rapporti sessuali non consenzienti con lui, ma anche con altri uomini, che reclutava in rete. Dopo aver rubato le credenziali alla partner, l’aveva iscritta, a sua insaputa, su siti d’incontro.

La donna, con la forza, era costretta a subire abusi, nelle orge organizzate dal marito carnefice. Una storia dell’orrore che è stato possibile ricostruire attraverso un complesso iter di dettagliate indagini investigative. Nel corso delle stesse, è stato possibile raccogliere una notevole quantità di prove che hanno permesso al pm e al gip di disporre la custodia cautelare in carcere dell’uomo.

Nei confronti dell’aguzzino che, ricordiamo, è una guardia giurata, oltre a tutte le altre gravissime accuse, è scattata la denuncia per possesso  di munizionamento eccedente al consentito dalla legge. Gli agenti hanno proceduto a sequestro di due pistole e sei fucili da caccia, legalmente detenuti. Purtroppo storie come questa sono all’ordine del giorno e quando vengono alla luce, inevitabilmente, indignano l’opinione pubblica che chiede pene esemplari nei confronti di chi si macchia di simili reati. L’obiettivo è quello di stoppare le violenze sulle donne, sempre più diffuse in Italia e nel mondo.