Maria Giovanna Maglie contro Alan Friedman: “Un avvoltoio, quello famoso in Italia per essere americano”

 

Anche Maria Giovanna Maglie dice la sua su uno dei casi delle ultime ore, gli insulti rivolti da Alan Friedman a Melania Trump, bollata come “escort” su Rai 1. Poi le scuse, a cui in pochi credono, anche perché si è scoperto che già in passato, su Twitter, il giornalista definì “escort” la moglie di Donald Trump. A far rumore anche il silenzio della sinistra, di chi è sempre pronto a indignarsi urlando al sessismo. “La frase di Alan Friedman e le reazioni ilari dei presenti si iscrivono nel metodo abituale del doppiopesismo italiano, che vale anche e soprattutto nello scandalizzarsi e e nel denunciare. E’ il frutto di un politically correct che viene applicato un tanto al chilo ad alcuni soggetti che devono essere le vittime. Gli altri ne sono esenti”, attacca la Maglie in una intervista alla AdnKronos.

“Ci sono alcune donne – riprende picchiando durissimo – che possono essere lapidate come l’adultera e ci sono le madonne. Anche qui in Italia, l’altro giorno cosa abbiamo visto? Insulti furibondi a Teresa Bellanova da parte della sinistra varia e Cinque Stelle. Poco più di un anno fa, quando Teresa Bellanova giurò da ministro, sui commenti che qualcuno osò fare al suo vestito si scatenò il mondo indignato delle femministe politically correct: Oggi tutti zitti”.

Da parte della Maglie, successivamente, altri giudizi pesanti anche su Friedman, “quello del quale il New York Times scrisse: famoso in Italia per essere americano. Campeggiano sul web le foto di lui che stringe sorridente la mano a Trump. Poi ha deciso di sposare, perché ha visto che era più popolare, la parte di denigratore, non si capisce in nome di quale democrazia visto che Trump è stato un presidente eletto e popolare. Ora festeggia come un avvoltoio, e come tutti gli avvoltoi ha bisogno di carne fresca e la carne fresca è la frase su Melania Trump”, conclude la Maglie.

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