Marche, Acquaroli subito al lavoro: «Ho già scritto a Mattarella. Post-sisma, sanità, infrastrutture le nostre priorità»

 

Neanche il tempo di smaltire euforia e soddisfazione, che il neo eletto governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, ha pronunciato a caldo il suo primo discorso a palazzo Leopardi ad Ancona dove, a festeggiamenti per la vittoria ancora in corso, già ieri sera il nuovo presidente della Regione ha incontrato sostenitori e dipendenti dell’ente. «Da domani la nostra azione amministrativa si focalizzerà su l’infrastrutture, sanità, la ricostruzione post sisma e lavoro», ha assicurato già nell’election day Acquaroli in sala stampa. Aggiungendo che «ci sentiamo responsabili e vogliamo mostrare tutta la nostra responsabilità con il nostro impegno e il nostro lavoro». Detto, fatto: già questa mattina, dopo aver ringraziato ancora una volta gli elettori marchigiani per «la fiducia così ampia che ci hanno accordato», Acquaroli si è messo al lavoro. Cominciando proprio da uno dei punti principali del suo programma: il post terremoto. Con tutte le drammatiche implicazioni piovute addosso a famiglie e imprese.

Marche, Acquaroli subito al lavoro: si riparte dal post sisma

Investito di grande fiducia e responsabilità, il neo eletto governatore delle Marche di Fratelli d’Italia, si è già messo al lavoro. E partendo proprio dalla consapevolezza di aver sfiorato il 50% a livello regionale. Evidenziando picchi di consenso oltre il 50% in quattro province. Sottolineando il senso del dovere e la spinta propulsiva che, proprio dal «risultato che conferisce al Centrodestra una responsabilità enorme rispetto alle risposte che i cittadini cercano per il loro futuro», ha spiegato Acquaroli. Quindi il governatore delle Marche, ospite di Agorà su Raitre, ha anche aggiunto: «Orgoglioso di avere avuto qui, vicino, Giorgia Meloni, penso che il senso di coalizione, l’unità del centrodestra che è riuscito anche ad allargarsi oltre il perimetro del centrodestra con aggregazioni civiche».

«Grazie Giorgia: abbiamo una grande responsabilità»

E ancora: «Con mondi che sicuramente non erano fino a ieri come riferimento quelli del centrodestra, sono state forze. Energie importanti nella coalizione. Poi ci sono stati partiti trainanti. Sicuramente la Lega ha confermato una forza che nella nostra regione ha sempre avuto sorprendente anche il risultato di Fratelli d’Italia, che ha forse ottenuto qui da noi un esito molto importante: mi pare intorno al 19%». «Tutto questo avviene quando la coalizione sfonda – ha spiegato ancora Acquaroli –. Quando le percentuali sono così alte e si hanno quando vi è un’immagine forte della coalizione. Quando la coalizione è convincente. E quando si riesce ad aggregare mondi che altrimenti non si riconoscono. Credo che l’unità del centrodestra sia un elemento fondamentale».

«Ho già scritto a Mattarella una lettera che invierò dopo la proclamazione»

Poi, subito al lavoro. «Tra oggi pomeriggio e la giornata di domani scriverò una lettera al presidente della Repubblica – ha annunciato Acquaroli nel corso di una conferenza stampa presso il suo comitato ad Ancona – perché ritengo che quel territorio colpito dal sisma sia una priorità non solo della nostra regione, ma a livello nazionale». Secondo Acquaroli, infatti, è necessario «ridare dignità alle famiglie e agli imprenditori e un futuro ai giovani». Di più. Per il neo governatore «occorre mettere a conoscenza del dramma patito per 4 anni dagli abitanti colpiti dal sisma. Credo sia un atto dovuto». Quindi, il governatore delle Marche fa sapere: «La lettera sul post-sisma a Mattarella la prepareremo oggi ma la invieremo dopo la proclamazione».

«Post-sisma, sanità, infrastrutture le nostre priorità»

Infine, dopo aver fatto sapere che non terrà per sé l’assessorato alla Sanità, Acquaroli ha concluso: «Credo che il presidente non debba soprapporre il suo ruolo, che è quello di coordinamento, con quello degli assessorati che richiede un impegno quotidiano. Gradiremmo tutti di poter conferire deleghe a figure che conoscono le Marche – ha chiosato Acquaroli riferendosi sempre all’assessorato alla Sanità –. Il tecnico è sicuramente un valore aggiunto, ma per operare bene deve anche conoscere il territorio. La regione Marche è particolare, ha un’entroterra che soffre molto, condizionato da un’azione di spopolamento. Credo sia importante comprendere che per il rilancio dell’entroterra i servizi sanitari siano uno strumento importante».

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