Manovra rimandata in primavera: schiaffo dalla Commissione Europea

 

Il pacchetto d’autunno della Commissione Europea ha emesso giudizi incerti sulla manovra del governo Meloni, rimandando la valutazione definitiva fino alla primavera. La legge di Bilancio è giudicata “non pienamente in linea” con le raccomandazioni del Consiglio, aprendo la strada a rischi di procedura d’infrazione per “squilibri macroeconomici eccessivi“.

Il documento della Commissione pone l’Italia, insieme ad altri Paesi, in una posizione di attesa per i dati del 2023. Il commissario all’EconomiaPaolo Gentiloni, ha chiarito che non si tratta di una bocciatura, ma di un invito alla prudenza di bilancio e a un uso efficiente delle risorse europee comuni.Il Ministro Giorgetti ha risposto con realismo, sottolineando che la situazione era prevista nonostante gli impatti negativi di energia e superbonus. L’Italia si trova in compagnia di Austria, Germania, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Olanda, Portogallo e Slovacchia, mentre BelgioFinlandiaFrancia e Croazia rischiano di non essere in linea con le raccomandazioni. La manovra italiana riesce a evitare una valutazione più critica grazie all’impegno a seguire politiche prudenti sulla spesa primaria nel 2024. Tuttavia, nel 2023, la spesa primaria supera significativamente il tetto raccomandato, portando la Commissione a rimandare la valutazione definitiva.

Timori su Deficit e Debito: Avviso di Possibili Misure Correttive

 

La Commissione esprime preoccupazione per le previsioni del Tesoro italiano su deficit e debito, indicando che l’Italia, insieme a Lettonia e Olanda, dovrebbe essere pronta ad adottare “misure necessarie”. Questo potrebbe tradursi in una possibile richiesta di manovra correttiva, anche se Gentiloni specifica che per i Paesi non pienamente in linea, gli inviti sono a prendere contromisure, non a fare manovre correttive.C’è anche il rischio dell’attivazione del Meccanismo di allarme per squilibri di bilancio eccessivi, coinvolgendo diversi Paesi come Cipro, Germania, Grecia, Francia, Ungheria, Olanda, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia.

 

Richiesta di Fine agli Incentivi Energetici e Ruolo del Pnrr

La Commissione invita l’Italia a porre fine agli incentivi per la spesa energetica legati alla crisi del gas, consigliando di utilizzare il risparmio per controllare il disavanzo. Tuttavia, il giudizio della Commissione solleva dubbi sulla possibilità di raggiungere questo obiettivo, considerando le misure contenute nella manovra.In conclusione, la Commissione ritiene che l’Italia abbia compiuto progressi limitati nelle raccomandazioni di bilancio e invita le autorità italiane ad accelerare i progressi. Il tutto, tuttavia, presuppone l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), e la manovra sarà oggetto di una valutazione più approfondita nella primavera successiva.

Sfondo Mes e Patto di Stabilità

Sullo sfondo, la questione del Mes e del nuovo Patto di Stabilità e Crescita è sempre più rilevante. Gentiloni chiarisce che formalmente non c’è alcun legame, ma politicamente c’è interesse da parte dei Paesi dell’UE a concludere la partita sull’emendamento allo statuto del Mes. La chiusura di questa partita potrebbe avere impatti significativi sulla valutazione complessiva dell’Italia nelle dinamiche europee.