Manca il numero legale (e i senatori dei 5Stelle): commissione bloccata

“È solo l’inizio”. La Lega dà il via alla sua strategia per l’opposizione e blocca la maggioranza in commissione Affari costituzionali al Senato, chiamata oggi a dare un parere su un atto del governo

Per due volte, infatti, la seduta è saltata ed è stata rinviata a domani a causa della mancanza del numero legale richiesto. Le assenze sono dovute Assenze dietro le quali non c’è un nodo politico ma, sottolineano fonti della maggioranza all’agenzia Adnkronos, solo la contestuale assemblea dei senatori del M5S.

“Io mi sono attenuto al regolamento, ho preso atto che, per ben due volte, non c’era il numero legale in commissione”, ha spiegato alla stessa agenzia di stampa il presidente Stefano Borghesi (Lega), “Oggi si doveva votare la bozza di un parere a un atto del governo, sul tema della giustizia contabile, e alla prima verifica, ho visto che mancava il numero legale, così, da regolamento ho sospeso i lavori per 30 minuti, per poi dover riconstatare che non c’erano i numeri per votare”. E poi ha aggiunto che “politicamente” ha preso atto che non c’era la maggioranza: “M5S-Pd-Leu e autonomie contano 14 senatori, che sono maggioranza sul totale dei 25 membri”, ha spiegato, “Oggi ce n’erano meno di 13, che sarebbero bastati per arrivare al voto”.

“Da adesso i signori della maggioranza di Palazzo impareranno cosa significa avere un movimento come la Lega che fa opposizione”, esulta il vicepresidente di Palazzo Madama, Roberto Calderoli, “Glielo avevo premesso. E questo è solo l’inizio! Per ora. Lega-maggioranza 1-0”.