Malori improvvisi per oltre 70 persone: boom di ricoveri in ospedale

La cronaca, nazionale e estera, ha il duro compito di comunicarci anche le cose più allarmanti, quelle che, in un battibaleno generano apprensione, specialmente se riguardano la salute e se di mezzo ci sono un gran numero di persone. Questo, ad esempio, è accaduto proprio in queste ore, in un paese che ha dovuto fronteggiare un’emergenza non da poco.

Parliamo di un boom di ospedalizzazioni, dunque di una notizia davvero preoccupante che ha portato una marea di utenti a chiedersi a cosa fossero riconducibili.

Non è la prima volta che le agenzie stampa e poi, di riflesso, i siti d’informazione, diramano notizie come questa e le cause possono essere molteplici, da un sinistro, ad un attentato, passando per un’intossicazione alimentare ma quello che stiamo per raccontarvi è molto diverso.

Tutto ad un tratto, il personale medico ha dovuto fronteggiare un’emergenza non da poco, dovendo intervenire tempestivamente per scongiurare un epilogo ben peggiore , fornendo raccomandazioni preziose affinchè lo scenario non si estenda ad ulteriori persone, espandendosi a macchia d’olio e provocando ulteriori accessi ai punti di primo intervento, con annesso ricovero ospedaliero.

Si parla di malori improvvisi per oltre 70 persone, con un boom di ricoveri in ospedale. Non ci resta che vedere insieme che cosa sta succedendo di preciso, in modo da capire se il problema si è risolto oppure no.

Specialmente i bambini, adorano avere un contatto diretto con gli animali, per esempio dando da mangiare a cuccioli che si trovano in una fattoria. Eppure anche queste attività nascondono dei pericoli non da poco, come quello di cui vi parleremo.

Presso  la fattoria Marlborough Grange Farm,  situata a Cowbridge, nel Galles, Regno Unito,  almeno 74 persone , mentre  la visitavano a scopo didattico, hanno iniziato ad accusare diarrea, nausea, febbre e dolori addominali.

Sintomi molto invalidanti, quelli che li hanno colpiti e ciò che è emerso è davvero agghiacciante: tutte sono risultate  infette da cryptosporidium, un protozoo parassita che si trasmette facilmente attraverso il contatto con animali, soprattutto agnelli e vitelli e tra i  contagiati vi è anche una  una bambina di otto anni.

Per 16 di loro è stata necessaria l’ospedalizzazione.  Il cryptosporidium  è molto pericoloso  e i sintomi si manifestano tutto ad un tratto, dopo che esso si è insinuato nel corpo umano  tramite l’ingestione accidentale di feci infette o tramite acqua e cibo contaminati.

L’incubazione del  parassita può durare fino a dieci giorni, mentre i sintomi possono durare fino a due settimane, sebbene nei soggetti immunodepressi la patologia può essere prolungata e più grave. Allo stato attuale non vi è una cura ma solo un trattamento consistente nell’ idratazione e nella gestione del dolore. Le autorità hanno invitato tutti coloro che hanno partecipato alla visita didattica a risolversi tempestivamente al medico in presenza di sintomatologia come quella che vi abbiamo summenzionato. Esse hanno aggiunto: :«Stiamo collaborando con i partner sanitari per valutare eventuali rischi ulteriori. Chi ha avuto contatti diretti con gli animali e manifesta malesseri, si faccia subito controllare».

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