Madonna Trevignano, finalmente la verità: ecco cosa hanno scoperto

La storia della Madonna di Trevignano è iniziata dopo che la 53enne Gisella Cardia, di origine siciliane, ha acquistato la statua della Madonna  che, a suo dire, lacrimava sangue. Ogni tre del mese, dal 2016 in poi, la donna ha organizzato gruppi di preghiere, nel luogo in cui la Vergine  le apparirebbe per comunicarle messaggi destinati alla comunità dei fedeli.

La statua, a detta della sedicente veggente, trascurerebbe inoltre oli profumati. Questa vicenda ha destato molta curiosità tra i fedeli e fortissimo clamore mediatico, dividendo fortemente la pubblica opinione. Da un lato ci sono stati coloro che, mossi da forte scetticismo, l’hanno accusata di aver inventato tutto al fine di lucrare i fedeli. dall’altro, invece, il numero dei proseliti è aumentato a vista d’occhio.

Di botto, il comune di Trevignano Romano di quasi 6000 abitanti in provincia di Roma, è divenuto lo scenario di un caso che continua a tenere col fiato sospeso. Dall’acquisto della Madonna,  effettuato durante un pellegrinaggio a Medjugorje, sino ai giorni nostri, è stato tutto un susseguirsi di testimonianze che la Cardia ha reso in alcuni dei principali salotti televisivi, sostenendo che tutto ciò che la riguardava fosse vero.

Ma è così o no? Sono in tanti a chiedersi come va, per davvero, etichettato il caso della Madonna di Trevignano, se come una  bufala o come un caso autentico e  quello che stiamo per dirvi è pazzesco.

La verità è venuta fuori dopo l’effettuazione della super perizia sulla Madonna di Trevignano. Ma che cosa è venuto fuori?

La superperizia sulla Madonna di Trevignano, in riferimento al Dna presente sulla statuetta della Madonna, è stata effettuata  dal genetista Emiliano Giardina, e le analisi hanno riguardato non solo la statuetta ma anche il quadro del Cristo. Da tempo, non si vedeva l’ora di conoscere i risultati cui l’esperto è pervenuto.

Questi  dovevano essere comunicati il 24 giugno, ossia domani ma   è stato disposto il loro rinvio, quindi non ci saranno comunicazioni al tribunale di Civitavecchia.  

Il genetista  ha risposto a tutte le domande che la  Gip Sodani ,  e quello cui è pervenuto potrebbe essere sufficiente a  rinviare a giudizio Gisella Cardia e il marito Gianni,  attualmente  sotto inchiesta per truffa in concorso sulle donazioni di fedeli all’associazione Madonna di Trevignano Ets.

Fanpage ci ha messo al corrente di ciò cui il  Giardina è pervenuto, ossia che   “il Dna è solo di Gisella Cardia“, quindi non ci sarebbe traccia del Dna del   marito della sedicente veggente, ragion per cui quello della Madonna di Trevignano non è più un mistero, non c’è nulla di soprannaturale in esso, né di miracoloso.

Il genetista   ha sottoposto statuetta e quadro ad una Tac con un tomografo computerizzato,  con l’obiettivo di individuare la presenza di eventuali meccanismi o artifici per far fuoriuscire liquidi e questi  meccanismi  non stati trovati.  Giardina,  alla luce della superperizia, ha  confermato come  attendibili gli esami del 2016 fatti dal Racis dei carabinieri, i quali dicevano che il Dna  era solo di Gisella Cardia.