L’ultimo delirio di Grillo: “Togliere il voto agli anziani”

In principio fu il Psi: «Se in Cina sono tutti socialisti a chi rubano?», disse Beppe Grillo nel 1986 durante Fantastico 7, su Rai 1, Bettino Craxi presidente del Consiglio.

Un incidente, che procurò al comico genovese un lungo esilio dagli schermi della televisione di Stato. Forse la scintilla che trasformò il guitto in tribuno politico. Con licenza d’insulto libero. Diventato leader di partito, il saltimbanco ha preso di mira, di volta in volta, un po’ tutti. Partiamo dai giornalisti: «Non vi vergognate? Vi mangerei solo per il gusto di vomitarvi». Poi gli avversari politici di ogni colore. Dall’«ebetino» Matteo Renzi allo «psiconano» Silvio Berlusconi fino al «Gargamella» Pier Luigi Bersani. Il Savonarola di Sant’Ilario ha ampliato sempre più il suo terreno di caccia, arrivando alla battuta sulle persone affette da autismo a Italia 5 Stelle dell’anno scorso: «L’autismo non lo riconosci – scherzò Grillo dal palco – c’è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger, che è quella sindrome di quelli che parlano in un modo e non capiscono che l’altro non sta capendo».

Tralasciando per ragioni di spazio altre categorie maltrattate, ecco la cronaca di ieri. Quando Grillo se n’è uscito con una delle sue. Una provocazione, si direbbe. «Se togliessimo il diritto di voto agli anziani?» si è chiesto il Garante del M5s in apertura sul suo Blog. E ha collegato la sua proposta a una cosa che già gli frullava nella testa anni or sono, ovvero l’abbassamento dell’età per l’elettorato attivo: «In un mondo sempre più anziano, esperti, studiosi e politici propongono di abbassare l’età del voto (così come proposi anni fa) – ha esordito Grillo – ma cosa dovrebbero fare le democrazie quando gli interessi degli anziani sembrano essere in contrasto con gli interessi delle giovani generazioni?». Ed ecco la soluzione: «Una proposta, già ampiamente discussa dal filosofo ed economista belga, Philippe Van Parijs, nonché tra i più grandi sostenitori del reddito universale, potrebbe essere quella di privare il diritto di voto agli anziani». La disamina è lunga e prosegue con una domanda slogan: «Se un 15enne non può prendere una decisione per il proprio futuro, perché può farlo chi questo futuro non lo vedrà?». Quindi la conclusione: «Il dibattito è aperto».

Subito, infatti, sono arrivate le reazioni politiche. A partire dal leader della Lega Matteo Salvini: «A me sembra da ricovero», ha twittato. In una diretta Facebook ha attaccato di nuovo il Garante del M5s: «Poi arriva lo scemo di Grillo che dice di togliere il diritto di voto agli anziani. Magari lo togliamo a chi è stato condannato in via definitiva. Ne sai qualcosa?» Giorgia Meloni, capo di Fdi, ha chiesto l’intervento del Quirinale: «Non è possibile liquidare la sua proposta come il delirio di un folle o la battuta di un comico», perciò «Fdi chiede al presidente Mattarella, in qualità di garante della nostra Costituzione, di intervenire in maniera netta contro una proposta che mette in discussione il suffragio universale». Da Forza Italia il più duro è stato il senatore Maurizio Gasparri: «Più che un pazzo, Grillo è un miserabile, il suo atteggiamento sprezzante e razzista contro gli anziani è sintomatico di un partito che vuole, di fatti, portare avanti anche l’eutanasia». Giovanni Toti, di Cambiamo, ha parlato di «assurdità» e il premier Giuseppe Conte l’ha buttata sul ridere: «Adesso facciamo dei sondaggi, vediamo qual è l’orientamento di voto e poi decidiamo».