L’ultima di Lucano: “Governo criminale, gli scafisti sono vittime”. FdI: “Ormai delira…”

 

Nuovi guai per il sindaco di sinistra “coccolato” dalle varie Boldrini, Fazio e Gad Lerner. Il gip del tribunale di Locri ha confermato il divieto di dimora a Riace per il sindaco sospeso Domenico Lucano, che ha confermato il provvedimento cautelare con il parere favorevole del pubblico ministero rigettando l’istanza di revoca presentata dai difensori di Lucano. Il quale, per tutta risposta, si è lasciato andare a dichiarazioni a dir poco farneticanti: “Per alleviare l’onta mediatica delle sue gravi responsabilità il governo italiano ha detto che la responsabilità è dei trafficanti. Ma io dico che anche loro sono vittime”, ha detto, a commento dl tragico naufragio a largo della Libia in cui sono morti 117 migranti. “I crimini dell’umanità non sono i loro – aggiunge Lucano – ma quelli di un governo indifferente, di un ministro dell’Interno che pensa a farsi fotografare mentre mangia con la gente che muore in mare… Mai l’Italia è stata così in basso”, ha concluso Lucano.

Parole che sono state accolte con sdegno dall’opposizione, con Fratelli d’Italiache stigmatizza la gravità delle affermazioni del sindaco di Riace: “Adesso basta, non ne possiamo più dei continui deliri di Mimmo Lucano. L’ultimo, poco fa, quello che secondo lui anche i trafficanti di esseri umani sarebbero delle vittime, di fatto equiparandoli agli immigrati che rischiano o perdono la vita sui barconi”, dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. “Ricordiamo a Lucano, inquisito per favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina e per illeciti nell’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti, che gli scafisti sono coloro che lucrano sulle vite umane, sfruttandone ogni debolezza e disperazione, con il colpevole sostegno delle ONG. Non smetteremo mai di ripeterlo: l’unico modo per evitare le stragi in mare è il blocco navale al largo delle coste libiche”, conclude Lollobrigida.

 

Fonte: http://www.secoloditalia.it/