Lucia Azzolina, la Lega denuncia: “Faccia chiarezza, vuole assumere se stessa come preside?”

 

Altro scivolone per Lucia Azzolina. A puntare il dito contro il ministro dell’Istruzione nuovamente la Lega: “Azzolina chiarisca immediatamente se intende assumere sé stessa come dirigente scolastico. Il ministero dell’istruzione ha autorizzato l’assunzione di 450 presidi, vincitori del concorso del 2017 – chiedono i capigruppo della Lega al Senato e alla Camera, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari -. Concorso a cui prese parte anche la stessa Azzolina. Un ministro che assume sé stesso come preside sarebbe davvero il colmo. L’ennesima svista di un ministro che sta mandando la nostra scuola in rovina. Si dimetta”.

Immediata la replica: la grillina non ha smentito affatto la notizia, anzi, si è limitata a spiegare che non c’è alcun conflitto di interessi in merito al concorso per dirigenti scolastici. Le assunzioni e lo scorrimento della graduatoria di merito del concorso a cui la ministra ha partecipato, sono di stretta competenza del ministero (cioè dell’Amministrazione) e non della Azzolina. Peccato però che sia stata proprio lei a dare il via libera alle assunzioni del 2017, guarda caso il suo stesso anno.

Poi, contro la Azzolina, le parole dei deputati di Fratelli d’Italia Carmela Ella Bucalo e Paola Frassinetti, rispettivamente responsabile scuola del dipartimento istruzione di Fdi e vicepresidente commissione Cultura: “E’ sufficiente ricordare la data di oggi, giovedì 6 agosto, per smorzare i toni trionfalistici con i quali il ministro Azzolina ha annunciato il protocollo di sicurezza per il rientro a scuola. Tavoli tecnici permanenti e incontri calendarizzati con le OO.SS. bisognava predisporli già nei mesi scorsi ed è molto comodo da parte del ministro, continuare a scaricare responsabilità sui dirigenti a cui sono richieste doti da Superman. + inoltre sconcertante, ancorché utopistico, come lo stesso ministro chiami in causa oggi gli enti locali per predisporre e garantire in poco più di un mese, l’affitto e l’adeguamento di luoghi esterni da mettere a disposizione delle singole istituzioni scolastiche e per garantire lezioni in sicurezza. Non vorremmo che, anche in questo caso, la montagna abbia partorito il topolino”, concludono da FdI.

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