Littizzetto a “Che tempo che fa”: “Grazie Trump, Putin e Meloni. Siete stati un regalo per la satira”
Si è conclusa con il botto, e con la consueta dose di pungente ironia, l’ultima puntata stagionale di “Che tempo che fa”. Luciana Littizzetto, fedele alla tradizione, ha regalato al pubblico un monologo che ha toccato i temi caldi dell’attualità politica, sia italiana che internazionale, con il suo inconfondibile stile “al vetriolo”.
“Non è stato un anno facile per il mondo, e trovare qualcosa che faccia ridere è come trovare lamponi sulla Luna”, ha esordito la comica torinese, delineando subito il clima di un intervento che non avrebbe risparmiato nessuno.
Il primo a finire nel mirino è stato Donald Trump, definito senza mezzi termini “quella grandissima testa di dazio”. Un’etichetta che, con la consueta efficacia, sintetizza l’atteggiamento protezionistico dell’ex presidente americano.
Il secondo “ringraziamento” è andato a Vladimir Putin, con un paragone che ha scatenato l’ilarità del pubblico: “Uomo di incredibile simpatia a cui si deve una guerra che iniziamo a dare per scontata. Come la spia del motore che si accende quando parti per le vacanze o il fracasso della raccolta del vetro alle sei del mattino”. Un’immagine forte, che sottolinea la pervasività del conflitto in Ucraina.
L’attenzione della Littizzetto si è poi spostata sulla politica italiana, con un affondo diretto a Giorgia Meloni. La premier è stata definita “Trumpiana con Trump, europea con l’Europa, orba con Orban”, per poi essere paragonata a “non una donna con un piede in due scarpe, bensì un millepiedi in un negozio di Scarpedonia”. Un’immagine che coglie perfettamente il presunto equilibrio precario della Meloni tra posizioni politiche divergenti.
Non sono stati risparmiati nemmeno i referendum dell’8 e 9 giugno, definiti “fantasma” ma con un importante ruolo da protagonista nel monologo. “Nessuno ne parla, tranne i fantasmi che aleggiano in Parlamento”, ha ironizzato Littizzetto, sottolineando però l’importanza dei temi toccati: “Grazie ai referendum possiamo dire la nostra su temi veri: licenziamenti illegittimi, sicurezza sul lavoro, cittadinanza a chi vive e lavora in Italia da anni. Non sarà satira, ma è sostanza”.
Con questo intervento, la Littizzetto ha chiuso una stagione televisiva che ha confermato il suo successo di pubblico. Un monologo che, come da tradizione, ha fatto riflettere e, inevitabilmente, farà discutere.