L’Italia presenta gli scrittori per la Fiera del Libro di Francoforte, ma scoppia il caso Saviano: “Non è invitato”

In vista della più importante fiera del libro europea, la Buchmesse di Francoforte, in programma a ottobre, dove l’Italia torna ospite d’onore dopo 36 anni, scoppia la grana Saviano. L’Italia ha presentato il padiglione progettato da Stefano Boeri e tutti gli autori invitati. Da Alessandro Baricco e Claudio Magris fino a Dacia Maraini, oltre cento gli autori che prenderanno parte alla kermesse. Ma non ci sarà Roberto Saviano, oltre ad Antonio Scurati e Paolo Giordano. Per l’autore napoletano, però, c’era stata l’esplicita richiesta dell’organizzazione, che a questo punto potrebbe decidere per un invito autonomo.

Mauro Mazza: “Saviano non è invitato”

Diverse le domande sulle scelte controverse poste a Mauro Mazza, commissario straordinario del Governo per la Buchmesse. Specie sull’autore napoletano, sul quale si è chiesto a Mazza se fosse stato “punito” per le sue idee politiche. “Saviano non c’è perché non è stato invitato. Tra i criteri che ci hanno ispirato nella scelta degli autori da un lato c’è stata la volontà di dare spazio alle altre voci possibili. Dall’altro presentare autori con opere integralmente originali”.

Questa scelta non è piaciuta alla Fiera e nemmeno alle case editrici tedesche. Che potrebbero valutare un invito autonomo, dato il successo dei suoi libri e del suo impegno anche in Germania.

Mazza prosegue poi sottolineando che la cultura “deve unire il nostro Paese e anche l’Europa”. Attraverso una “squadra che aspira a vincere”, basata su “una miscela tra letterati affermati e giovani promesse”

Anche Antonio Scurati, che era stato invitato, “ha preferito non esserci”, evidentemente dopo la censura subita il 25 aprile. Altri autori come Paolo Giordano e Alessandro Piperno “avevano altri impegni”, ma in realtà protestano contro la visione del governo.

“La pluralità delle voci”

Quel giusto mix che è alla base di un programma pensato, come ha ribadito Mazza, “all’insegna della libertà. W di una grande pluralità di voci, che non sempre è stata la stella polare nelle manifestazioni culturali”. E che fin dal titolo, “Radici nel futuro”, dimostra come “non abbiamo rinunciato alla nostra identità, pur rivolgendoci agli editori di tutto il mondo”.

Il Padiglione Italia, opera dell’architetto Stefano Boeri, ribadisce il concetto anche nelle forme. “Una grande piazza italiana di quelle che i turisti quando la incontrano, la respirano, la vivono, se ne innamorano”.

Il programma italiano alla Buchmesse

Sarà animato da oltre cento autori, ospiti di 60 incontri che spaziano tra una pluralità di generi. E si rivolgono a pubblici anche molto diversi, a testimonianza di una editoria plurale. Dove i piccoli e medi editori rappresentano comunque la metà del mercato che conta circa 70mila nuovi titoli l’anno.

“L’editoria italiana è la quarta in Europa per fatturato. Dal 1988, prima volta dell’Italia ospite d’onore a Francoforte, ha più che raddoppiato le vendite di libri. Da 50 milioni l’anno a 112 milioni. Abbiamo 750 case editrici con vendite sopra i 100mila euro. 70mila addetti tra editori, autori, traduttori, illustratori ma anche agenti letterari, librai e organizzatori di festival e fiere”. Così il presidente Aie Innocenzo Cipolletta. Un’Italia del libro che si mostra solida, moderna e rivolta al futuro.

Gli autori presenti

Saranno dunque oltre 100, ma partiamo proprio dalle scrittrici. Melania Mazzucco e Chiara Valerio, Silvia Avallone, Rosella Postorino e Giulia Caminito che affronteranno il tema del genere. Con Donatella Di Pietrantonio e Stefania Auci si scaverà nella storia del nostro Paese, mentre l’Italia cosmopolita che si apre al mondo sarà al centro dei racconti, per esempio, di Helena Janeczek e Igiaba Scego.

E poi si parlerà di cosa unisce Italia e Germania, con Pietrangelo Buttafuoco e Antonio Franchini, ma anche con i giovani scrittori come Mario Desiati e Vincenzo Latronico che per anni in Germania sono stati di casa. Gli autori italiani affronteranno anche i grandi nodi del presente, «perché il libro fa anche questo, ci permette di leggere il mondo», ha ribadito Cipolletta, «e con Marcello Veneziani esploreremo il ruolo dell’intellettuale oggi».

E tra i grandi autori italiani presenti, oltre ai già citati Baricco, Magris e Maraini, ci saranno anche Emanuele Trevi, Carlo Rovelli, Sandro Veronesi e Alessandro Barbero.