“L’ho presa a morsi perché piangeva”: confessa l’uomo che ha massacrato la bimba di Genzano

Sono in lento miglioramento le condizioni della bimba di 22 mesi picchiata dal compagno della madre e giunta nella notte di mercoledì al pronto soccorso dell’ospedale Bambino Gesù a Roma dove è ricoverata nel reparto di rianimazione. I parametri cardio-respiratori, come riporta il bollettino medico, sono stabili. La bambina è stata estubata, è cosciente e ha ripreso l’attività respiratoria spontanea. La prognosi rimane riservata.

Bimba presa a morsi, la vicenda
La vicenda della piccola ha suscitato sconcerto. La bimba ha ricevuto morsi, contusioni e lividi dal compagno della mamma, Federico Zeoli che non sopportava il suo pianto. L’orrore si è consumato dentro una palazzina degradata di via San Carlino a Genzano, non lontano dalla Tangenziale. La piccola era stata prima soccorsa all’ospedale dei Castelli Romani e poi i medici hanno deciso il trasferimento all’ospedale pediatrico Bambino Gesù. La piccola aveva lividi su tutto il corpo, segni di morsi nella zona dell’ombelico, ma soprattutto un grosso ematoma nella zona della testa. Ad accompagnare la piccola all’ospedale è stata la mamma, di 23 anni. Il compagno, di 25 anni, è stato arrestato per tentato omicidio.

«È stato un raptus», si sarebbe giustificato il 25enne. La madre della bimba era uscita per portare alcune medicine al padre malato e aveva lasciato a casa con il compagno la piccola e la gemellina. La donna ha anche un altro figlio di cinque anni. Quando è rientrata a casa la donna ha trovato la figlia priva di sensi. Sul corpo la piccola aveva altre ecchimosi. Secondo quanto ha raccontato dalla donna non era la prima volta che l’uomo si dimostrava violento. I due convivevano da un paio di mesi.