L’herpes labiale e il subdolo legame con l’Alzheimer

Di brutto esteticamente lo è ma anche molto fastidioso. Parliamo dell’herpes labiale con cui, purtroppo, almeno una volta nella vita abbiamo fatto i conti,  peraltro con l’aggravante della recidiva. Le bollicine, il fatto che la pelle ci tiri mentre mangiamo, sono sintomi davvero tremendi da sopportare ma esistono legami, in apparenza insospettabili.

Ebbene si, a volte ci sono collegamenti che sembrerebbero impensabili, proprio come quello emerso da un interessante studio del quale vi parleremo, riguardante il nesso tra l’herpes e una patologia davvero severe, l’Alzheimer, che ci porta a non ricordare le cose,  ad annullare tutto il passato.

Dal momento che la patologia è molto più diffusa di quanto si pensi, con annesse problematiche dei carevigers, che devono occuparsi dei pazienti, gli scienziati, da ormai tanti anni, sono a caccia di potenziali legami ,anche quelli più assurdi, in apparenza , ma davvero profondi.

Lo studio che vi mostreremo è stato elaborato da studiosi molto autorevoli e sta scuotendo il mondo della medicina e della scienza che  confida molto nei risultati cui sono pervenuti i ricercatori.

Lo sapete che l’ herpes labiale ha un subdolo legame con l’Alzheimer?

L’ herpes labiale è collegato ad un  rischio maggiore di sviluppare l’ Alzheimer, definita come patologia che toglie i ricordi,  e questo viene fuori da un interessante studio effettuato  negli Usa e pubblicato sulla  rivista open access BMJ Open. Analizzando i dati amministrativi di oltre 344mila coppie caso-controllo, un team di ricerca è pervenuto a un risultato: la probabilità di contrarre l’herpes  è  dell’80% più alta nei soggetti con Alzheimer, rispetto a quelli che non hanno patologie neurologiche.

I ricercatori, inoltre, hanno evidenziato che i pazienti con infezione da HSV-1, quelli trattati con farmaci antivirali dopo la diagnosi di infezione avevano un rischio ridotto del 17% di sviluppare Alzheimer rispetto a chi non aveva ricevuto tale trattamento, ritenendo che la  terapia antivirale possa avere una funzione protettiva.

Ma non  è tutto. Lo studio, prendendo in considerazione altri  virus del genere herpes, come HSV-2 e il virus della varicella-zoster, ha associato anch’essi ad un  rischio maggiore  di demenza.

 

 

L’ infezione da HSV-1 potrebbe contribuire allo sviluppo dell’Alzheimer provocando alterazioni infiammatorie cerebrali e interazioni con peptidi amiloidi, A, che si depositano in risposta all’infezione e hanno proprietà antimicrobiche contro il virus dell’herpes labiale.

Al momento si tratta di uno studio osservazionale , dunque non è possibile stabilire un rapporto causale definitivo,  anche perché alcune infezioni sono  asintomatiche o non diagnosticate prima dell’inclusione nel database, sebbene  i risultati di questo studio siano simili a quelli di altri. La  prevenzione e il trattamento delle infezioni da herpes potrebbero rappresentare una priorità di salute pubblica per ridurre il rischio di Alzheimer, una delle patologie più preoccupanti e in aumento a livello mondiale, oltre che un’emergenza attorno alla quale  in tanti orbitano per fronteggiarla.

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