Lega, Matteo Salvini rompe a Strasburgo con Afd: cambio di passo su migranti e non solo

Oggi sono ripresi i colloqui di Mario Draghi per le consultazioni sul nuovo governo. Alle 15 ha visto il gruppo Misto della Camera-minoranze linguistiche, chiuderà con il gruppo per le Autonomie (Svp-patt,Uv) del Senato. Draghi entro mercoledì 10 febbraio, o addirittura la sera prima, potrebbe andare da Sergio Mattarella a riferire la riuscita dell’incarico. Il giuramento del nuovo esecutivo potrebbe essere venerdì 12.

 

Intanto la Lega compie un ulteriore passo in avanti verso Mario Draghi: i parlamentari del Carroccio a Strasburgo hanno chiesto di allontanare dal gruppo Identità e democrazia dei tedeschi di Afd, il partito sovranista, antieuropeo e anti immigrati. Afd, nelle ultime ore, infatti aveva attaccato Mario Draghi e la sua difesa dell’euro. La reazione della Lega non si è fatta attendere: “Afd è un’anomalia all’interno del gruppo, se ne devono andare”, riporta il Corriere della Sera. Chiaro il tentativo di accreditarsi agli occhi del premier incaricato.

 

Nel frattempo il Movimento Cinquestelle deciderà attraverso una consultazione sulla piattaforma Rousseau se appoggiare o no il governo Draghi. Il voto si terrà il 10 e 11 febbraio. Si scontreranno l’ala istituzionalista (Di Maio e Conte) contro quella movimentista di Alessandro Di Battista. A tal proposito Conte, scrive sempre il Corriere, avrebbe aperto al nuovo governo spiegando ai parlamentare pentastellati che “non è il momento dell’auto-isolamento”, ma avrebbe escluso una sua presenza nell’esecutivo. “L’Aventino è anche una scelta percorribile, ma non auspicabile durante una pandemia mondiale. Bisogna fare i conti con la realtà, con la fase storica. Volgere le spalle al presidente incaricato vuol dire volgere le spalle al Paese. Temo molto la presenza della Lega né dimentico chi ci ha voltato le spalle. Il percorso è difficile ma porremo condizioni tali che alcuni soggetti non dovranno restare al tavolo. C’è da salvare le riforme fatte finora”, questo il succo del discorso del premier dimissionario che spinge i cinquestelle in braccio a Mario Draghi.