Leone XIV ha le idee molto chiare su quello che vorrebbe fare. Lo dice il suo nome stesso che sembra coniugare quello di Leone I e quello di Leone XIII, due due pontefici che nelle loro rispettive epoche hanno seguito il cammino della Chiesa.
Il primo era molto moderato come pontefice, mentre il secondo ha effettuato importanti riforme per quanto riguarda la Chiesa solidale essendo molto vicino ai più sfortunati e pubblicando la storica enciclica Rerum Novarum con la quale affrontava temi sociali importanti come ad esempio il lavoro.
Sono passati circa cento anni da quei momenti eppure Leone XIV sembra voler guidare proprio nel segno della continuità di Papa Francesco. Una Chiesa quindi attenta ai bisognosi e che ha come obiettivo quello della pace nel mondo.
Non solo egli è anche pronto a criticare molto il potere come ha fatto qualche mese addietro quando criticò apertamente il vicepresidente degli USA J.D. Vance. E nonostante egli sia appunto originario degli Stati Uniti non ha timore di dire se i rappresentati del suo Paese stiano sbagliando qualcosa.
“Mi sento sempre missionario” – ha dichiarato Papa Prevost nei giorni precedenti prima di diventare pontefice. Infatti Leone XIV è stato missionario per tanti anni in Perù e questo sicuramente rappresenta qualcosa di molto particolare, visto che egli sà già stare in mezzo alle persone bisognose.
Tra l’altro Leone XIV ha origini italiane da parte del padre, è nato a Chicago dove ha vissuto per poi trasferirsi a Roma per studiare all’Angelicum, proprio a Roma fu ordinato sacerdote e cominciò la sua missione nel mondo.