L’aria che tira, Laura Boldrini non sa come chiamare questo “governo” con Matteo Salvini: due minuti di imbarazzo

 

“Questa non è un’alleanza politica”. In due minuti, tutto l’imbarazzo di Laura Boldrini, che si ritrova al governo con Matteo Salvini dopo anni di viscerale (e reciproco) odio politico. L’ex presidente della Camera, eletta con Sel nel 2013, diventata presidente della Camera, transitata in Leu e poi finita nel Pd, è in piazza assediata dai giornalisti che le chiedono tutti la stessa cosa: come immagina una convivenza nello stesso governo tra lei e il leader della Lega?

 

La Boldrini ci tiene però a precisare subito una cosa: “Sugli altri temi (quelli meno emergenziali, che non riguardino covid, vaccini, ripresa economica, Recovery plan, scuola, ndr) dovrà valere la maggioranza parlamentare. È già accaduto in passato, si vota in base alle priorità e ai voti che ci sono in parlamento. Non è un’alleanza politica questa”. Auguri.

La Merlino la incalza. “Ma lei si fida di Salvini?”. E qui la Presidenta svicola alla grande: “Mi fido di Mario Draghi e della sua capacità di tenere insieme anche gli opposti. È evidente che Pd, Leu e Lega sono opposti, rimaniamo diversi e alternativi, dev’essere chiaro anche ali elettori. C’è una crisi gravissima e tutti devono fare la propria parte”.

 

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