L’Alto Adige torna a sfidare la dittatura sanitaria di Conte: “Si al cenone di Natale con i parenti”

 

In Alto Adige sì al cenone di Natale con i parenti stretti. Bar, ristoranti e negozi chiusi, alberghi invece aperti, ma solo gli ospiti che pernottano possono usufruire dei loro servizi. Libertà di movimento in tutto l’Alto Adige. Coprifuoco dalle 22 alle 5. E poi appunto la grande differenza con il resto dell’Italia in zona rossa: è consentito festeggiare con nonni, genitori, figli e partner, ma con la raccomandazione a mantenere basso il numero di persone. E’ quanto prevede l’ordinanza firmata dal governatore altoatesino Arno Kompatscher.

In Alto Adige ok al cenone di Natale con i parenti stretti

“Abbiamo deciso – afferma – di affidarci alla responsabilità personale della popolazione dell’Alto Adige lasciando un po’ più di libertà di movimento, ma con un appello a non abusarne per le visite a casa”, dice Kompatscher. “Mostriamo solidarietà e comunità soprattutto a Natale, limitiamo i contatti, indossiamo la mascherina, teniamoci a distanza e facciamo attenzione all’igiene delle mani” sottolinea il governatore.

Misure dell’ordinanza diverse dal decreto di Natale

Con l’ordinanza n. 76, in vigore dalla vigilia di Natale all’Epifania, la Provincia adotta misure proprie rispetto a quelle del decreto di Natale. Nello specifico, bar e ristoranti restano chiusi. Allo stesso modo sono chiusi gli esercizi commerciali, ad eccezione di supermercati, negozi di alimentari, nonché negozi al dettaglio che vendono prodotti di uso quotidiano, farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccherie. Chiusi anche i servizi alla persona, ad eccezione di lavanderie, servizi funebri, parrucchieri e barbieri. La libertà di movimento rimane in vigore in tutta la Provincia durante il giorno. Dalle 22.00 alle 5.00 vige il divieto di lasciare la propria abitazione, tranne che per motivi di lavoro e di salute e per necessità urgenti da indicare nell’autocertificazione.

Chi può partecipare al cenone di Natale

Altra differenza rispetto alla zona rossa, le strutture ricettive come gli alberghi rimarranno aperte, ma solo gli ospiti che pernottano possono usufruire dei loro servizi. E soprattutto è consentito festeggiare nella cerchia dei parenti più stretti (nonni, genitori, figli, partner). E’ inoltre permesso di unirsi al cenone anche a due persone non conviventi. Non sono consentite feste ed eventi all’aperto, in residenze private o in strutture ricettive. Nelle strutture ricettive, gli spazi comuni devono essere chiusi alle 23. Le scuole superiori e le scuole professionali avranno il 75 per cento di frequenza a partire dal 7 gennaio.