La “retromarcia” di Meloni sul prezzo del carburante: “Se sale giù le accise”

Dopo la modifica ad hoc a Palazzo Chigi arriva una sorta di “retromarcia concettuale” di Giorgia Meloni sul prezzo del carburante: “Se sale giù le accise”.

La premier ribadisce che nel programma di FdI non c’era il tema ma parla di “sterilizzazione”. Ed alle accuse di aver tradito le promesse fatte in campagna elettorale rivolte dalle opposizioni la Meloni replica: “Le opposizioni fanno il loro lavoro, non mi spaventa, ma nel programma di Fratelli d’Italia non c’è scritto che avremmo tagliato le accise sul carburante”.

Meloni in “retromarcia” sul prezzo del carburante

E ancora: “Io non ho mai parlato di taglio delle accise in questa campagna elettorale, sono d’accordo sul taglio ma le priorità per me ora sono altre”. Cosa c’era allora nel programma “conteso”? Il concetto è la “sterilizzazione”: “Se il prezzo sale oltre una determinata soglia, quello che lo Stato guadagna in più di accise Iva viene usato per riabbassare il prezzo ed è quello che prevede il nostro decreto varato dal Consiglio dei ministri”.

Insomma, il dibattito va avanti fra accuse strategiche e “supecazzole”.

Oggi i benzinai a Palazzo Chigi

Per la giornata di oggi intanto il governo ha convocato i benzinai alle 11.30 a Palazzo Chigi alla presenza dei ministri delle Imprese Adolfo Urso e dell’Economia Giancarlo Giorgetti e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Il tema è lo sciopero il 25 e 26 gennaio per “porre fine a questa ondata di fango sulla categoria”.