La Palombelli e la crisi di governo: “Il 95% degli elettori è gialloverde”

Barbara Palombelli ha le idee chiare: “Il 95 per cento dell’Italia è gialloverde e questa crisi è un vero enigma”.

La conduttrice di Forum in un’intervista al Fatto Quotidiano spiega quale possa essere lo scenario che attende il Paese in vista di un voto anticipato. La Palombelli parla dei risultati ottenuti, a suo dire, da questo governo e così spiega la sua posizione sui possibili scenari alle urne: “Il 95% degli italiani voleva un freno all’immigrazione clandestina, un altro 95% chiedeva un aiuto per i poveri, mi meraviglia che la sinistra non abbia votato a favore del reddito di cittadinanza”.

Poi parla del contesto economico in cui è scoppiata la crisi di governo. La Palombelli sottolinea che l’esecutivo gialloverde ha smentito anche i gufi che parlavano di “mutui alle stelle” con l’impennata dello sperad. Di fatto la conduttrice ha il polso degli umori del Paese osservando da vicino lo spaccato dell’Italia che si affaccia nel “tribunale” di Forum. Lì prende forma un vero e proprio radar puntato sulla realtà che descrive bene i “sentimenti politici” del Paese.

A questo punto la conduttrice parla anche di questo eterno dibattito sul politicamente corretto e sul politicamente scorretto che ormai da qualche anno accompagna la vita politica del Paese. Secondo la Palombelli proprio il politicamente corretto avrebbe reso ridicole le parue delle masse ripetendo lo stesso mantra: “La pancia degli italiani ci fa schifo”. Poi smonta un chiodo fisso della sinistra, lo Ius soli che a più riprese torna nei programmi dei progressisti. A questo proposito fa un paragone interessante tra quello che accade oggi e quell’integrazione tra meriodinali e settentrionali: “La sinistra sorvola sulla sua stessa memoria ma del l’integrazione dei meridionali nelle città industriali del nord se ne faceva carico il servizio d’ordine del Pci: ‘e non si toccano le donne, e le mogli possono lavorare, devono avere la loro libertà…’; l’integrazione si faceva con le caserme, con i figli dei proletari arruolati nell’Arma, e non con lo Ius soli”. Infine si definisce “allieva” di Ida Magli e rievoca una profezia che si è avvertata proprio in questi ultimi tempi: “Lo sapevo dal 1997 che il sovranismo sarebbe risorto contro un’Europa che annulla le identità…”.