Vincenza Cossentino, la mamma di Martina Carbonaro., ha raccontato alla stampa che Alessio Tucci ha partecipato alle ricerche della figlia, nei pressi dello stadio Moccia, come se nulla fosse, pur essendosi macchiato del suo femminicidio. Quando Martina non è tornata a casa lui , lui ha detto che non riusciva più a dormire.
Ha aggiunto che era andato a casa solo per farsi una doccia, ma che voleva subito tornare a cercarla, riuscendo a sembrare innocente, a infondere forza a lei a a suo marito, a tranquillizzarli sebbene il padre di Martina si è iniziato a porre dei dubbi, sul fatto che, con la doccia, volesse togliersi di dosso le tracce ematiche , dopo aver tolto la vita alla figlia.
Tucci, oggi tradotto in cella, si è costruito l’aria di un ragazzo che non c’entrava nulla con il reato da lui commesso, mostrandosi partecipativo nelle ricerche, ma nello stesso tempo vicino alla famiglia della Carbonaro. E’ stata Fiorenza a dichiarare alla stampa: «Gli ho proprio chiesto se le avesse fatto qualcosa. E lui mi ha giurato di no»
Alessio Tucci ha reso spontanee confessioni ai carabinieri di Afragola, ammettendo di aver tolto la vita a Martina e per lui si sono aperte le porte del penitenziario, con l’accusa di delitto pluriaggravato e occultamento del corpo.Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, vanno avanti per ricostruire con precisione la dinamica del femminicidio: Martina Carbonaro sarebbe deceduta la la stessa sera del 26 maggio, quando la famiglia ne ha denunciato la scomparsa ma gli inquirenti dovranno mettere assieme tutti i tasselli del puzzle.
Obbligatorio non tralasciare nessun dettaglio, nessun indizio, nessuna testimonianza che possa rendere ancora più nitido il quadro in cui il responsabile del delitto si è mosso. Non servirà a ridare la vita a Martina ma quanto meno apporterà un po’ di giustizia per i familiari della 14enne che la pretendono.