LA CONFESSIONE CHOC DEL VOLTO NOTO DI CANALE 5, COSA È SUCCESSO

In questi giorni altro non si sta facendo che parlare di alcune malattie che stanno colpendo alcuni volti noti dello spettacolo italiano. Non è passata di certo sotto traccia la notizia della malattia di Fedez, il noto rapper italiano, a cui è stato diagnosticato un tumore neuroendocrino del pancreas. Per questo l’artista è stato operato immediatamente e fortunatamente il male, secondo quanto dichiarato dallo stesso Fedez, è stato riscontrato per tempo.

Ma Fedez non è il solo volto noto della tv a soffrire di una malattia. Anche Antonino Spinalbese, ex compagno di Belen Rodriguez e parrucchiere dei Vip, recentemente ha dichiarato di avere una malattia autoimmune che ha scoperto di avere dopo aver subito un incidente stradale. Per quanto riguarda il male di Fedez l’artista adesso dovrà cominciare un lungo periodo di cure, che si dice pronto ad affrontare grazie anche all’amore della sua famiglia. Ma in queste ore una nota personalità del mondo della tv ha fatto una dichiarazione che ha lasciato senza parole i fan.

LE SUE PAROLE

A rilasciare le dichiarazioni di cui si parlava sopra è stato Andrea Pamparana, fondatore del TG5. L’uomo in una intervista per Vanity Fair ha spiegato di essere testimonial di NET Italy Onlus, una associazione che dal 2012 ha l’obiettivo di fare una corretta informazione per quanto riguarda i tumori neuroendocrini.

E si tratta proprio della malattia da cui è affetto Fedez. Non solo, lo stesso Pamparana soffre di un male uguale a quello di Fedez. Lui se ne è accorto nel 2016, quando all’improvviso ha accusato un dolore alla schiena che però non passava, per cui chiamando la sua dottoressa di fiducia si è sottoposto ad una visita in Pronto Soccorso.

Così come il rapper, anche Andrea si è sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e ancora oggi si sottopone a diversi esami ogni anno per poter controllare se ci sono altri tumori neuroendocrini e anche per tenere sotto controllo la massa tumorale trovata. “Dopo l’intervento abbiamo studiato una terapia. Faccio un’iniezione una volta al mese di un farmaco che impedisce, o quanto meno rallenta, la formazione di altri tumori neuroendocrini. E ovviamente faccio controlli periodici e una volta all’anno mi sottopongo a una PET con Gallio, un esame specifico che serve per vedere se ci sono altri NET” – così ha concluso il fondatore ed ex vicedirettore del TG5.