La Boschi: «Datemi una medaglia per la mia lotta a Salvini. E ringraziate Renzi»

 

L’accordo con i Cinquestelle sta galvanizzando tutte le anime perse, quelle che si sentivano ormai escluse. Rivedono un futuro Renzi e i renziani. Rivedono poltrone e incarichi-ombra. Soprattutto lei, Maria Elena Boschi, la più contestata. È ottimista. Anzi, di più. L’alleanza Pd-M5S ci sarà e durerà a lungo. «Se devo fare una previsione dico che si va alla scadenza naturale», afferma in un’intervista a Repubblica. «Sicuramente all’elezione del presidente della Repubblica, ma secondo me fino al marzo 2023». E lei? Si nasconde un po’: «Ho già chiarito che posso dare una mano sui contenuti se può essere utile. Voterò la fiducia anche se con fatica, se nascerà il governo. Ma fare il ministro con i 5Stelle, no grazie». In verità, la sua assenza dagli incarichi di governo è tattica, perché i grillini non possono dare l’impressione di aver sottoscritto l’intesa con i renziani.

«Salvini ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare», continua la Boschi. «Ha aperto una crisi di governo nella settimana di ferragosto per poi ritirare addirittura la mozione di sfiducia a Conte una settimana dopo. Voleva andare al voto e ora fa di tutto per non mollare la poltrona. Sicuramente non ha più l’aura di invincibilità che aveva fino a qualche giorno fa. E anche dentro il suo partito cominciano a dubitare della sua lucidità politica. Certo la sua spregiudicatezza politica lo porta a fare e dire tutto e il contrario di tutto senza vergogna. Ma ora è in un angolo grazie a Matteo Renzi».

Per la Boschi essere uno dei bersagli delle critiche e degli attacchi di Matteo Salvini é un «punto di merito». «Sicuramente non ha gradito la mia proposta di presentare una mozione di sfiducia nei suoi confronti per lo scandalo dei rubli russi. Più Salvini attacca me, Renzi e in generale il nostro gruppo, più certifica che stiamo facendo la cosa giusta: siamo stati capaci di rovinargli i piani».