La Bce dichiara guerra all’Italia: “Dovete farlo”

Durante un’audizione alla commissione economica del Parlamento europeo, la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha sottolineato con fermezza l’importanza della ratifica del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) da parte di tutti gli Stati membri. Unico Paese dell’Unione europea a non aver ancora completato il processo di ratifica, l’Italia rappresenta un ostacolo significativo al pieno funzionamento di questo strumento strategico per la stabilità finanziaria europea.

Il ruolo cruciale del Mes per l’Europa

Lagarde ha evidenziato come, sebbene il Mes sia stato istituito in un contesto di crisi diverso, oggi rappresenti un elemento fondamentale per garantire il sostegno economico ai Paesi in difficoltà. La presidente ha ribadito che la piena attivazione del Meccanismo dipende dalla ratifica unanime dei parlamenti nazionali, sottolineando che la mancata adesione italiana rischia di compromettere la capacità dell’Europa di rispondere efficacemente alle future emergenze finanziarie.

Conseguenze della mancata ratifica italiana

L’assenza del via libera dall’Italia impedisce l’attivazione del fondo di riserva del Mes, risorsa chiave per la gestione delle crisi bancarie e per la stabilità del settore finanziario europeo. In un momento in cui le recenti crisi bancarie negli Stati Uniti e in Svizzera hanno evidenziato la vulnerabilità del sistema finanziario globale, Bruxelles si preoccupa sempre più di una possibile mancanza di una rete di sicurezza comune efficace.

GIORGIA MELONI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Le novità della riforma del Mes

La riforma del 2022, che ha ampliato le funzioni del Meccanismo, introduce la possibilità di utilizzare parte dei fondi come paracadute per il fondo di risoluzione unico delle banche, con una linea di credito fino a 70 miliardi di euro. Inoltre, rafforza il coordinamento con la Commissione europea e coinvolge maggiormente gli investitori privati nelle operazioni di ristrutturazione del debito, con l’obiettivo di rendere il sistema più solido e reattivo.

Le ragioni del rifiuto italiano e le tensioni politiche

Il Parlamento italiano, in particolare la Commissione Bilancio della Camera, ha espresso forti riserve sulla ratifica, preoccupato dal limitato coinvolgimento parlamentare nelle decisioni di attivazione del Mes e dal possibile ridotto controllo sui futuri versamenti di capitale. Questa posizione riflette la volontà di preservare una maggiore sovranità economica nazionale, ma alimenta le tensioni tra Roma e Bruxelles, come ha sottolineato Lagarde nelle sue dichiarazioni.

Un appello all’unità europea

Lagarde ha concluso il suo intervento ribadendo che la piena attuazione del Mes è essenziale per rafforzare la resilienza dell’Unione europea e per garantire una risposta coordinata alle crisi future. La speranza è che l’Italia possa superare le proprie riserve e contribuire così a rafforzare il sistema di sicurezza comune, fondamentale in un’epoca di incertezza globale.