Kim Jong-un lancia missile intercontinentale nella “zona economica esclusiva del Giappone”: il segnale nel giorno del vertice Nato

Kim Jong un ha lanciato un sospetto missile a lungo raggio verso il mare del Giappone. Secondo quanto riferiscono le forze armate di Corea del Sud e Giappone il lancio è avvenuto dopo che le forze armate statunitensi e sudcoreane avevano affermato che il Paese stava preparando un volo del missile balistico intercontinentale più grande mai realizzato in Corea del Nord.

La guardia costiera giapponese, che ha avvertito le navi nelle acque vicine della potenziale caduta di oggetti, ha spiegato di ritenere che il missile sia volato circa un’ora prima di atterrare in acqua. È stato il dodicesimo lancio di armi della Corea del Nord quest’anno. E’ il primo lancio dal 2017 da parte di Pyongyang di un missile a raggio intermedio potenzialmente in grado di raggiungere Guam, un importante hub militare statunitense nel Pacifico.

Il ministero della Difesa giapponese ha riferito che il missile sarebbe caduto a circa 170 chilometri dalle coste della prefettura di Aomori, a nord ovest dell’arcipelago. Una distanza che si trova all’interno della Zona economica esclusiva (Zee).

L’ultima provocazione del regime nordcoreano arriva proprio quando il premier giapponese Fumio Kishida si trova a Bruxelles per la riunione dei leader del G7, e successivamente con i Paesi che compongono la Nato, per fronteggiare la crisi del conflitto in Ucraina innescato dalla Russia. A margine degli incontri Kishida vedrà il segretario generale dell’alleanza, Jens Stoltenberg. Il governo di Tokyo chiede l’apertura di una conferenza per la sicurezza nazionale.