KATE MIDDLETON OPERATA DA UN’EQUIPE ITALIANA 

Kate Middleton, con il suo stile,  il suo sorriso, la sua semplicità, l’aria da madre e moglie premurosa, nonché ligia ai doveri della Royal Family, è una delle principesse più amate di tutti i tempi, ragion per cui l’annuncio della patologia che l’ha colpita è stata una doccia fredda per tutti noi, non solo per i sudditi.

Sin da quando è stata operata presso la London Clinic, a gennaio, si sono rincorse teorie e supposizioni riguardanti la gravità del suo quadro clinico, alcune delle quali surreali che la volevano addirittura in coma, sino a quando Kate ha rotto il silenzio, specie per porre un freno alle speculazioni sul suo stato.  Kate Middleton, attraverso un  emozionante videomessaggio, in cui seduta su una panchina a Windsor, ringraziava il marito, il principe William, per il suo sostegno, ha dichiarato nel suo discorso queste testuali parole”.”Il mio team medico mi ha consigliato di sottopormi a un ciclo di chemioterapia preventiva e ora sono nelle fasi iniziali di quel trattamento” .

“William e io abbiamo fatto tutto il possibile per elaborare questa cosa in privato per il bene della nostra giovane famiglia. Come potete immaginare, ci è voluto del tempo. Ci è voluto del tempo per riprendersi da un intervento chirurgico importante e iniziare il mio trattamento. La cosa più importante è che ci è voluto del tempo per spiegare tutto ai principini George, Charlotte e Louis in un modo che fosse appropriato per loro e per rassicurarli che starò bene. Come ho detto loro, sto bene e sto diventando più forte ogni giorno concentrandomi sulle cose che mi aiuteranno a guarire nella mia mente, nel mio corpo e nel mio spirito”, ha aggiunto.

Parole toccanti, forti, quelle della Middleton, futura regina d’Inghilterra, che sono arrivate in tutte le nostre case, rigandoci i volti di lacrime, dal momento che tutti noi l’abbiamo sempre ammirata, come esempio di rigore e sensibilità.

Ora, a mezzo stampa, apprendiamo che la principessa Kate è stata operata da un’equipe medica italiana del Policlinico Gemelli; una notizia inedita

Il settimanale Gente, in edicola questa settimana,  ci ha dato un assaggio di una notizia che, da italiani, ci fa onore e piacere, in quanto la principessa Kate è stata operata da un’equipe del policlinico Gemelli.

Secondo l’autorevole settimanale,  l’intervento all’addome subito lo scorso gennaio dalla principessa del Galles sarebbe stato eseguito da medici dell’ospedale romano.  In un interessante articolo scritto da  Tgcom24, sono stati interpellati gli  esperti del Gemelli di Roma,  che hanno spiegato  il tipo di neoplasia che ha colpito la principessa.

Nell’intervista,   Giampaolo Tortora, direttore del Cancer center del Policlinico Gemelli e professore di oncologia medica all’Università Cattolica, ha dichiarato: “Dai pochi elementi resi noti da Kate, “si può ipotizzare che la neoplasia sia localizzata nell’area addominale e potrebbe aver colpito organi di pertinenza ginecologica, come ovaio o utero, o dell’apparato digerente, come il colon”, aggiungendo:   “Premettendo che i dati che conosciamo sono pochi, se è stato effettuato l’intervento chirurgico possiamo ipotizzare che la malattia doveva essere in uno stadio iniziale”.

Giovanni Scambia, ginecologo, oncologo e direttore scientifico del Gemelli,  ha aggiunto che, se si ipotizza che Kate sia stata colpita da una neoplasia addominale, il disturbo inizialmente può manifestarsi in vari modi, per cui si può pensare alla diverticolite o da diverse altre patologie.   Dal momento che la zona  dell’intervento subito dalla principessa è quella addominale,  addominale si potrebbe trattare di una neoplasia all’intestino o all’apparato genitale”.

Ma come sta oggi la principessa, a distanza di diversi mesi dall’intervento, subito a gennaio?  Pochi giorni fa ha voluto condividere uno scatto inedito in bianco e nero del suo matrimonio con il principe William, in occasione del 13esimo anniversario delle loro nozze, ma le notizie sono centellinate sul suo stato di salute. Sappiamo solo che si sta sottoponendo a  chemioterapia.