ITALIA, LA TERRA TORNA A TREMARE: FORTE SCOSSA DI TERREMOTO 4.4

 

L’Italia è nota per essere uno dei Paesi più soggetti ai terremoti nel mondo. La nostra Penisola presenta una pericolosità sismica medio-alta, con particolare attenzione alle regioni delle Alpi orientali e alla catena appenninica, fino alla Sicilia. Tra gli eventi sismici più devastanti della storia recente del nostro Paese, il terremoto di Amatrice nell’agosto del 2016 risalta come uno dei più traumatici, quando una scossa di magnitudo 5,3 ha raso al suolo

Oggi, martedì 12 marzo, alle 05:37, si è verificata una scossa sismica di magnitudo 4.4 al largo delle Isole Eolie, di fronte a Messina, a circa 10 chilometri a nord-est dalle coste di Lipari e ad una profondità di 243.3 chilometri, secondo quanto riportato dall’Ingv. Poiché l’epicentro è stato localizzato in mare, lontano dalla costa, la popolazione non ha avvertito distintamente il terremoto, e non si segnalano danni a cose o persone.

I comuni più vicini all’epicentro sono stati quelli di Santa Marina Salina e Malfa. Alessandro Amato, sismologo e Responsabile del Centro Allerta tsunami INGV, ha commentato così l’evento sismico: “I terremoti nel Tirreno Meridionale sono “legati a un processo di subduzione, lo slab, lo sprofondamento della litosfera oceanica ionica che avviene al di sotto dell’arco calabro con sprofondamento nel Tirreno, un processo che ha generato l’apertura del bacino tirrenico, che non esisteva fino a pochi milioni di anni fa. Il pezzo della litosfera che sprofonda è attivo e genera frequenti terremoti profondi al largo della Calabria e della Sicilia orientale“.

Questa mattina, la scossa è stata preceduta da un altro terremoto, di magnitudo 2.0, nella stessa area vicino a Lipari, registrato alle 02:10 e ad una profondità di 16 chilometri. Nelle ultime 24 ore, si è registrato un terremoto in provincia di Napoli, con magnitudo 3.0 e epicentro a Massa di Somma, ad una profondità di 2.9 chilometri. Questo evento è stato distintamente avvertito dalla popolazione dei paesi Vesuviani fino ai Campi Flegrei.

L’INGV continuerà a monitorare la situazione anche nelle prossime ore. C’è il rischio concreto di ulteriori scosse di assestamento, ma il peggio dovrebbe essere passato. Si attendono aggiornamenti.