ITALIA, IL PONTE SI È SBRICIOLATO AL SUOLO: LE PRIME IMMAGINI

La scienza e la tecnologia fanno passi da gigante e, a volte, è doveroso far spazio al nuovo, sbarazzandosi del vecchio che, per quanti anni alle spalle abbia, è stato comunque utilissimo.

Un change doveroso, per stare al passo coi tempi, per rendere più sicuro il traffico, per non mettere a repentaglio la salute di automobilisti che, ogni giorno, percorrono un tratto importantissimo.

E proprio in queste ore, il “vecchio” ha ceduto il posto ad un nuovo intervento, volto a migliore una situazione particolarmente delicata e strategica, riguardante un ponte molto famoso in Italia.

Una decisione presa oculatamente, perché contare su altri anni di traffico sostenuto sopra questo tratto del fiume Brenta, sarebbe stato troppo rischioso, dato che i pilastri del ponte vanno sostituiti necessariamente per scongiurare crolli.

La sicurezza, si sa, viene prima di tutto, anche a costo di sacrificare questo ponte storico, che è entrato a far parte, sin dalla sua costruzione, del paesaggio, integrandosi perfettamente con esso. A malincuore, ma per salvaguardare la salute di chi lo percorre, deve sottoporsi ad un restyling forzato che è iniziato già da ieri, attorno alle 12, seguito da moltissima gente.

Parlo del Ponte di Curtarolo, posto sulla SP47, in corrispondenza dell’attraversamento con il fiume Brenta sul confine tra i comuni di Curtarolo e Piazzola sul Brenta. Il famosissimo ponte doveva essere fatto brillare il 24 giugno ma la data è stata posticipata a ieri, 2 luglio, quando è stato fatto implodere con delle microcariche esplosive poco prima di mezzogiorno.

La struttura si è polverizzata dopo un notevole botto provocato dall’esplosivo che è stato sistemato sul vecchio sito. In realtà è stato fatto esplodere quel che è rimasto, in quanto dei duri lavori ne avevano già ridotto la massa. Alla demolizione, finalizzata ai lavori di ripristino e messa in sicurezza del ponte, ha preso parte l’assessore alle infrastrutture della Regione Elisa De Berti, che, senza giri di parole, ha manifestato un po di paura per il botto dell’esplosione, definendo comunque la giornata di ieri come giornata storica per la SP47.

L’obiettivo dell’esplosione è legato ad una giusta causa: risolvere i grossi problemi alla viabilità, su tratto strategico per fruire della dorsale principale della statale Valsugana è sempre più vicina. La Berti ha spiegato: “La demolizione della vecchia struttura rappresenta un passaggio decisivo dell’intero progetto di restyling. In particolarele pile, risalenti a prima della seconda guerra mondiale, resteranno in piedi ma verranno alzate di un metro. Da Valeggio sul Mincio arriverà un ponte in ferro del peso di più di 450 tonnellate e le nuove spalle saranno realizzate con 26 micropali, in ciascun lato”.

La struttura, lunga circa 100 metri, presentava da ormai diversi anni fenomeni di degrado molto importanti ed è stato quindi deciso di farlo brillare per poi iniziare con l’intervento di ricostruzione con uno schema statico differente mediante l’utilizzo di un impalcato in acciaio e nuove spalle eseguite con micropali.

Sono state sistemate delle reti a monte e a valle dell’attraversamento sul fiume per inpedire la navigazione, mentre un escavatore ha raccolto i materiali destinati allo smaltimento, che sono stati posizionati su un camion. Ovviamente per consentire tutte le operazioni in sicurezza, il traffico è stato chiuso, cercando di ridurre al massimo i disagi, emanando un ordine di evacuazione.