Italia, crisi energetica da ‘allarme rosso’, conseguenze economiche peggiori rispetto alla pandemia? Rischio razionamenti

ITALIA, CRISI ENERGETICA CON CONSEGUENZE ECONOMICHE PEGGIORI RISPETTO ALLA PANDEMIA?
Le conseguenze economiche della crisi energetica potrebbero essere addirittura peggiori di quelle registrate nel 2020 quando esplose la pandemia, come riporta ilsole24ore. Sul gas, nonostante gli accordi appena raggiunti con Algeria ed Egitto è allarme rosso. Dovremo fronteggiare con difficoltà il calo delle importazioni dalla Russia. Il protrarsi del conflitto in Ucraina non lascia presagire nulla di buono. Si potrebbe andare verso razionamenti anche massicci. Vediamo i dettagli.

POSSIBILI RAZIONAMENTI
A preoccupare non è soltanto il gas. Le difficoltà riguardano anche la benzina e le materie prime. Ad esempio la Serbia ha vietato le esportazioni di mais, il Kazakistan ha ridotto il suo export di grano. Argentina ed Indonesia hanno aumentato le tasse sull’olio vegetale. L’Ucraina non potrà mantenere gli stessi livelli nell’export di grano. Si rischiano quindi razionamenti sempre più massicci e con scenari poco rosei.

SITUAZIONE PEGGIORE RISPETTO ALLA PANDEMIA?
La situazione potrebbe anche essere addirittura peggiore di quella registrata nel 2020 quando esplose la pandemia da Covid-19 secondo ilsole24ore. Ad esempio negli Stati Uniti l’inflazione è salita a marzo all’8,5% su base annua con la Federal Reserve che è pronta ad intervenire con dei tagli. I contraccolpi in Europa rischiano di essere sempre più pesanti anche perché non ci sono all’orizzonte segnali di pace tra Mosca e Kiev.

 

INFLAZIONE, A MILANO RECORD DAL 1995
La crisi energetica e la guerra in Ucraina accelerano la corsa dei prezzi a Milano. Il tasso d’inflazione segna un aumento del 6,1% rispetto a marzo 2021. Era dal dicembre-gennaio del 1995 che non si superava la soglia dei sei punti. La situazione sembra non voler rallentare.