Ita, aereo ammaccato sul muso: “Ha preso un gabbiano”. Ma un’ ipotesi diversa fa spavento…

Momenti di paura il 7 Marzo 2024 per i passeggeri del volo ITA AZ-108 decollato da Roma Fiumicino e diretto ad Amsterdam (Paesi Bassi). Mentre l’aereo stava uscendo dalla pista 25 di Fiumicino un uccello ha colpito il muso dell’aereo. In assenza di indicazioni anomale, l’equipaggio ha continuato la salita a FL340 ma ha poi deciso di rientrare a Fiumicino per un atterraggio in sicurezza sulla pista 16L circa 45 minuti dopo la partenza. Un A320-200 sostitutivo, registrato EI-DTE ha raggiunto Amsterdam con un ritardo di circa 2,5 ore. L’aereo dell’incidente è ancora a terra a Roma circa 11 ore dopo il rientro. Sul web però, sin da subito, sono circolate ipotesi più o meno fantasiose riguardo l’incidente.

Bird strike o drone?

 

Sin da subito sono incominciate a circolare voci secondo le quali l’aereo avesse impattato contro un drone nei cieli della Capitale. Pronta la risposta di Ita Airways che ha negato lo scenario e ha classificato l’incidente, con termine tecnico, come “bird strike”. Il bird strike è parte dell’insieme dei wildlife strike, ovvero gli impatti con animali selvatici che possono causare un incidente aereo.

 

In sostanza, l’Airbus di Ita avrebbe colpito uno stormo di grandi gabbiani dopo il decollo da Fiumicino. A provare la responsabilità dei volatili sarebbe una macchia rossa (di sangue) che compare sulla fusoliera del velivolo, dopo alcuni ingrandimenti. Per prevenire l’impatto dei velivoli con un singolo esemplare o con uno stormo di uccelli, gli aeroporti mettono in campo una serie di accorgimenti, tra cui dispositivi che sfruttano il suono o la luminosità per far sì che gli animali stiano lontani dalle piste di decollo e di atterraggio.

Secondo Ita, l’aereo avrebbe potuto proseguire in sicurezza fino in Olanda. Si è preferito però riportarlo a Fiumicino per riparare il velivolo in tempi veloci.