Israele colpisce il centro di Gaza nella notte: più grave esclation da maggio 2021

Israele ha colpito Gaza due volte, questa notte, in risposta al missile lanciato da militanti palestinesi, mentre la polizia israeliana a Gerusalemme ha impedito ai manifestanti ebrei ultranazionalisti di avvicinarsi al quartiere musulmano della Città Vecchia per impedire loro di esacerbare le tensioni. Almeno altri 4 razzi sono stati lanciati da Gaza nel territorio Israeliano. Lo comunicano fonti della Difesa di Gerusalemme. Gli ordigni sono stati intercettati dal sistema Iron Dome.

Gli attacchi hanno colpito il centro di Gaza dopo la mezzanotte, hanno riferito testimoni e fonti della sicurezza, dopo quasi un mese di violenze mortali in Israele e nei Territori Palestinesi. Il razzo di Gaza non ha causato feriti: un frammento è caduto nel cortile di una casa nella città israeliana meridionale di Sderot, ha spiegato la polizia. Si tratta del secondo lancio questa settimana da Gaza, il primo a colpire Israele da mesi.

L’ala armata del movimento islamista Hamas, che governa Gaza, ha lanciato in risposta diversi razzi terra-aria contro gli aerei israeliani, hanno detto i funzionari di Hamas e per risposta i jet israeliani hanno colpito a sud della città di Gaza. Ore prima, la polizia israeliana aveva impedito a folle di manifestanti ebrei ultranazionalisti di avvicinarsi al quartiere musulmano della Città Vecchia a Gerusalemme est, per scongiurare altre violenze israelo-palestinesi dopo settimane di spargimenti di sangue. La tensione è alta in occasione della Pasqua ebraica, in coincidenza con il mese sacro musulmano del Ramadan.

Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres si è detto “profondamente preoccupato per il deterioramento della situazione a Gerusalemme”. Guterres è in contatto con le parti per spingerle “a fare tutto il possibile per abbassare le tensioni, evitare azioni incendiarie e retorica”.

Israele e palestinesi hanno dato vita, nelle ultime ore, alla più grande escalation armata dopo gli scontri di 11 giorni, a maggio 2021. Gli scontri armati arrivano dopo quasi un mese di violenze mortali in Israele e nei Territori Palestinesi, incentrate sul complesso della Moschea Al-Aqsa, a Gerusalemme, noto agli ebrei come il Monte del Tempio.