Insetti rossi volanti invadono le città italiane: cosa sono e perché si stanno diffondendo

Negli ultimi giorni, i social network sono stati invasi da video che mostrano grandi scarafaggi rossicci, spesso in volo, che si aggirano in diversi quartieri di Roma. Questi filmati hanno alimentato allarmismi e teorie di invasione aliena, alimentate dall’aspetto insolito e dalla presenza di insetti mai visti prima in Italia. Tuttavia, la verità è ben diversa: si tratta della Periplaneta americana, comunemente nota come blatta rossa, un insetto già ampiamente presente in molte zone della penisola, soprattutto al Sud e lungo la costa tirrenica.

Una specie non così nuova, ma spesso fraintesa

Contrariamente a quanto si possa pensare, la Periplaneta americana non è originaria delle Americhe, bensì dell’Africa tropicale. La sua presenza nel continente americano risale al XVII secolo, quando, grazie agli scambi marittimi, questa specie si diffuse nelle nuove terre. Da allora, grazie alle rotte commerciali e alla sua capacità di adattamento, si è diffusa in tutto il mondo, diventando un insetto cosmopolita e infestante. La sua comparsa in città come Roma non rappresenta quindi un fenomeno eccezionale, ma un ritorno stagionale, favorito da condizioni ambientali favorevoli.

Caratteristiche distintive e comportamenti

La blatta rossa si distingue per dimensioni notevoli, superando i 5 centimetri di lunghezza, molto più grande rispetto ad altre specie comuni come la Blatta orientalis (fino a 3,3 cm) e la Blattella germanica (circa 1,6 cm). La sua caratteristica macchia gialla sul pronoto e la capacità di volare, soprattutto nei maschi, grazie ad ali ben sviluppate, la rendono facilmente riconoscibile. Questi tratti sono anche alla base dei video più spettacolari condivisi online, che mostrano insetti in volo o in ambienti urbani.

Abitudini e habitat preferiti

Nonostante non sia una specie particolarmente prolifica, le femmine di Periplaneta americana possono deporre fino a 150 uova nel corso della vita, che può superare l’anno di età. In presenza di condizioni favorevoli – caldo, umidità e disponibilità di cibo – questa capacità può portare a infestazioni consistenti, come quelle recentemente osservate a Roma. La blatta rossa predilige ambienti bui e umidi, come tombini, cantine, fogne e condutture, ma le temperature elevate di questa stagione possono spingerla anche all’esterno, rendendola più visibile in aree urbane densamente popolate.

Un problema di salute pubblica

La presenza massiccia di questi insetti non deve essere sottovalutata: rappresentano un potenziale rischio sanitario. Numerosi studi hanno evidenziato come la blatta rossa possa essere vettore di agenti patogeni come Salmonella, Escherichia coli, Stafilococco aureo e Pseudomonas aeruginosa, che possono contaminare superfici e alimenti, favorendo il diffondersi di malattie gastrointestinali e altre infezioni. Per questo motivo, è fondamentale adottare misure di prevenzione, come mantenere alta la pulizia degli ambienti, sigillare crepe e tombini e rivolgersi a professionisti della disinfestazione in presenza di infestazioni estese.