INCIDENTE COINVOLGE AUTO DELLA POLIZIA: LA SCOPERTA DA BRIVIDI

 

L’agente Pasquale Apicella ha perduto la vita in quel tremendo inseguimento che risal al 27 aprile del 2020, quando in piena epoca covid, fu costretto all’inseguimento di una banda di rapinatori rei di aver svaligiato un bancomat a Napoli.

Quella notte di quasi 4 anni fa, l’agente Apicella, in servizio presso il commissariato di Secondigliano,  si trovava in pattuglia con un collega quando si unì all’inseguimento di questi malviventi che avevano compiuto numerose razzie. Durante la corsa, i malviventi centrarono in pieno la vettura di Apicella dopo aver imboccato controsenso e ad altissima velocità Calata Capodichino.

Ad avere la peggio fu proprio l’agente, mentre il suo collega riuscì a salvarsi per miracolo. I 3 malviventi furono subito ammanettati e sono finiti sul banco degli imputati con l’accusa di aver attentato volontariamente alla vita degli agenti in servizio.

La decisione odierna della terza sezione della Corte di Appello di Napoli conferma quanto già stabilito nel processo di primo grado: Fabricio Hadzovic, 41enne conducente, è condannato a 26 anni di reclusione, mentre a 18 anni di reclusione ciascuno sono condannati Admir Hadzovic, 28enne, e Igor Adzovic, 40enne. Un quarto membro del gruppo, abbandonato dai complici prima della fuga, era stato condannato a 6 anni di reclusione con rito abbreviato.

Pasquale Apicella ha perso la vita da eroe mentre era in servizio e cercava di assicurare alla giustizia dei crimiali. Oggi è ricordato e omaggiato da tutti con un fulgido esempio di dedizione alla divisa, al rispetto della legalità, ed è indicato da tutti come un vero e proprio eroe.