Incidente aereo, c’è un sopravvissuto: “Ero accanto a mio fratello”, il risveglio choc
Un drammatico incidente aereo ha sconvolto l’India, provocando la morte di centinaia di persone e lasciando un solo superstite tra le macerie. La tragedia si è consumata pochi secondi dopo il decollo del volo Air India AI171, un Boeing 787 partito da Ahmedabad e diretto a Londra, che si è schiantato su un dormitorio del BJ Medical College, un edificio utilizzato da studenti di medicina.
Il disastro e la prima ricostruzione
L’aereo, con 242 persone a bordo tra passeggeri e membri dell’equipaggio, ha perso quota repentinamente subito dopo il decollo, alle 10:08 ora locale, appena un minuto dopo aver lasciato l’aeroporto di Ahmedabad. Secondo i dati di Flightradar24, il velivolo aveva raggiunto appena 625 piedi di altitudine prima di scomparire dai radar. Le cause dell’incidente sono ancora oggetto di indagine, con ipotesi che spaziano da guasti tecnici a errori umani o condizioni meteorologiche avverse.
Tra le testimonianze emergono anche segnali di allarme: un passeggero che aveva viaggiato sullo stesso aereo poco prima del disastro ha pubblicato sui social un tweet in cui riferiva di aver notato rumori insoliti e vibrazioni anomale a bordo, elementi che potrebbero rivelarsi fondamentali per gli investigatori.
Il racconto del sopravvissuto
L’unico sopravvissuto è Vishwas Kumar Ramesh, cittadino britannico di origini indiane, che si trovava al posto 11A. Ricordando quei momenti terribili, Vishwas ha raccontato al Hindustan Times:
“Eravamo appena decollati, non saranno passati più di trenta secondi. Ho sentito un boato, poi l’impatto. È stato tutto così veloce. Quando ho ripreso conoscenza, ero circondato da corpi, dappertutto. Ho cominciato a correre tra i detriti. Qualcuno mi ha afferrato e portato via, poi mi sono ritrovato in ambulanza.”
Vishwas, che attualmente si trova in un ospedale locale sotto osservazione, ha riportato ferite non gravi. Residente a Londra con la moglie e il figlio, era in India con il fratello Ajay, ancora disperso, dopo aver visitato Diu, una località turistica sulla costa occidentale dell’India.
“Non riesco più a trovare mio fratello – ha detto Vishwas con voce rotta dall’emozione – Vi prego, aiutatemi a capire che fine ha fatto.”
Le vittime e le operazioni di soccorso
Il bilancio ufficiale delle vittime non è ancora definitivo, ma si parla di decine di studenti, medici e personale sanitario presenti nel dormitorio al momento dello schianto. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso, con i soccorritori impegnati a scavare tra le macerie alla ricerca di eventuali sopravvissuti o di altri corpi.
Tra i passeggeri coinvolti, ci sono 59 cittadini britannici, 169 indiani e 7 portoghesi, oltre a persone di varie nazionalità. Le ambasciate di questi paesi sono state immediatamente allertate e stanno coordinando le operazioni di identificazione delle vittime e di supporto alle famiglie.
Le indagini e le ipotesi
Le autorità indiane hanno aperto un’indagine approfondita per chiarire le cause dell’incidente. Oltre alle ipotesi di un guasto tecnico, si considerano anche errori umani e condizioni meteorologiche avverse. Un elemento che potrebbe rivelarsi cruciale è la testimonianza di un passeggero che, poco prima del disastro, aveva notato anomalie a bordo, come rumori insoliti e vibrazioni.
Una tragedia che scuote l’opinione pubblica
La devastazione causata dall’incidente ha suscitato un forte dolore e sgomento in tutto il mondo. La storia di Vishwas, unico sopravvissuto, ha commosso molti, simbolo di una tragedia che ha colpito non solo le famiglie delle vittime, ma anche l’intera comunità internazionale.