INCENDIO A SCUOLA, ALMENO 11 BAMBINI MORTI NEL ROGO

Una tragedia immane, una di quelle che non vorremmo mai sentire e che ci lasciano letteralmente senza parole. Non sappiamo ancora, di preciso, cosa sia accaduto.

Sappiamo che la morte ha colpito ancora piccoli innocenti. Chi riuscirà mai a consolare i genitori rimasti orfani dei loro bambini? Nessuno perché, da sempre, il decesso di un figlio prima di un padre o una madre è un qualcosa che va contro natura.

Non c’è logica che tenga, non ci sono possibilità di consolazione, neppure minime perché tutto quello che rimane è la sopravvivenza, in attesa di poter ricongiungersi al figlio scomparso.

Le scuole sono i luoghi cui affidiamo i nostri pargoli, convinti che lì siano al sicuro, che imparino e che possano stare in compagnia dei loro amici, delle loro insegnanti che li considerano come figli.

Non di rado, proprio gli istituti scolastici diventano luoghi dell’orrore, a causa di maltrattamenti di maestre spietate e di incidenti che non lasciano alcuno scampo agli alunni, proprio come accaduto in Uganda .

Arriva dall’Africa la terribile notizia di un incendio, divampato in una scuola per bambini ipovedenti, il 25 ottobre 2022. Secondo i media locali che, per primi, hanno diffuso l’agghiacciante notizia, il rogo, nel quale hanno perso la vita 11 bambini, è scoppiato all’interno di un dormitorio della “Salama School for the Blind”, istituto per ragazzi ipovedenti di Mukono in Uganda.

Un dramma attorno al quale, in queste ore, gli inquirenti sono al lavoro, raccogliendo le testimonianze di chi ha visto andare a fuoco l’istituto scolastico. Implacabile il dolore dei genitori, misto alla rabbia di non aver potuto far nulla per sottrarre il loro loro bambino a questa tragica fine. Tra le tante testimonianze, quella del padre di una delle vittime, Richard Muhimba che ad AFP, ha dichiarato: “Nessuna parola può spiegare il dolore che sto provando”.

Altri 6 studenti sono riusciti a salvarsi anche se, a causa delle ustioni riportate, sono tutt’oggi ricoverati in un nosocomio di Kampala, la capitale del Paese. Purtroppo, sin da quando sono stati trasportati d’urgenza in ospedale, i medici del “Kiriddu General Hospital” hanno subito dichiarato che la condizione, in particolare, di uno dei feriti, è piuttosto seria, presentando una grave ustione alla testa. Anche gli altri piccoli hanno riportato forti ferite al torace e agli arti superiori e inferiori.

Ad oggi non è chiara la causa del rogo. Se sia legato a qualche cortocircuito, se sia di origine dolosa o colposa, non ci è dato, per il momento, saperlo, in quanto sono in corso i dovuti accertamenti da parte delle autorità locali che si stanno occupando del caso, con accurati sopralluoghi in quel che resta dell’edificio scolastic,o andato completamente distrutto. Pare che, nel momento in cui il rogo è divampato, nel dormitorio fossero presenti 27 bambini.

In Uganda, in soli tre mesi, da gennaio a marzo di quest’anno, si sono verificati 18 incendi nelle scuole. La BBC ha precisato che, molto spesso, i roghi sono stati appiccati da candele lasciate accese di notte nei dormitori. I tentativi, da parte dei vigili del fuoco, di salvare più vite possibile, sono stati rallentati dal sovraffollamento dei locali e dalla mancanza di attrezzature antincendio; il che ha finito col rendere le tragedie ancora più severe.

In tanti i messaggi di cordoglio arrivati ai genitori dei piccoli rimasti intrappolati tra le fiamme, che alla fine sono stati divorati dal fuoco. Il ministro dell’istruzione ugandese Joyce Kaduchu, che si è recato sul luogo per far forza ai genitori rimasti orfani, ha dichiarato: “Abbiamo tutti il cuore spezzato. Il nostro sistema educativo offre a tutti l’opportunità di studiare, a prescindere dalle difficoltà fisiche. Abbiamo perso undici bambini in circostanze molto sfortunate”.