In Italia possono manifestare solo i centri sociali e le Sardine. La lezione di Bruxelles

 

In Italia sono demonizzate  solo le manifestazioni di destra. Tutte le altre sono consentite. Ma al contrario di quello che puntualmente accade qui da noi a Bruxelles le cose vanno diversamente. Sono scoppiate polemiche feroci dopo la manifestazione antirazzista. In diecimila sono scesi in piazza per esprimere solidarietà al movimento Black lives matter che da giorni sta protestanto negli Stati Uniti. Una folla enorme in un momento in cui in Belgio il coronavirus è tutt’altro che debellato. È chiaro che con una folla di queste dimensioni mantenere le giuste distanze è stato pressoché impossibile.

Manifestazione a Bruxelles, virologi critici

Come riporta EuropaToday.it, i virologi quasi all’unanimità hanno ritenuto «tutt’altro che ragionevole» autorizzare il corteo: «Molte persone si ammaleranno a causa di questo rassembramento», ha detto Marc Van Ranst. Dura Erika Vlieghe, presidente della Gees, il gruppo di esperti del governo per la lotta al Covid-19: «Questa manifestazione, anche se ha buone intenzioni, può causare un nuovo scoppio del virus. Non voglio dare un giudizio negativo sulle emozioni che provano queste persone e su ciò che li spinge a far sentire la loro voce. Ma da un punto di vista strettamente epidemiologico, un rassembramento del genere è ovviamente tutt’altro che ragionevole», ha aggiunto. «Il virus sta continuando a circolare significativamente e anche se la stragrande maggioranza dei manifestanti erano giovani questo non significa che non ci siano rischi. Vedremo gli effetti fra due settimane». Dello stesso avviso il collega Steven Van Gucht: «Ogni vita è importante e questo virus non fa distinzioni tra opinioni o colori. È importante mantenere le distanze e indossare una maschera».

Le critiche dell’opposizione

L’opposizione ha duramente criticato il sindaco di Bruxelles, Philippe Close, per aver autorizzato il corteo. Dito puntato anche sugli atti di vandalismo e gli scontri che sono scoppiati a margine della manifestazione e a due passi da Matonge, il quartiere “africano” della capitale belga. Qui, alcuni gruppi estremisti hanno sfidato apertamente la polizia e distrutto negozi, in particolare quelli di moda, tecnologia e lusso. Al termine degli scontri, secondo quanto reso noto dalle autorità, sarebbero stati arrestate circa 150 persone.

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