IMPORTUNA ANZIANA PER RUBARGLI LA PENSIONE, ARRIVA IL FIGLIO ED ACCADE L’IMPENSABILE 

Gli anziani, data la loro fragilità, sono spesso, purtroppo, al centro di spiacevoli episodi di cronaca nera, vittime di abusi fisici. psicologici, economici. Anziché tutelarsi e proteggersi, finiscono nelle mani di gente senza scrupoli che commette su di loro i peggiori reati.

Il mondo è costellato di episodi che suscitano inevitabili ondate di indignazione, miste a sconcerto, tra il popolo del web. Si tratta di casi di percosse, scossoni, farmaci somministrati con forza , abusi sessuali senza, dunque, il loro consenso o con la forza, umiliazioni verbali, minacce, che possono provocare ansia e stress emotivi.

Tanti i vecchietti che finiscono soliti, malnutriti, in condizioni igieniche a dir poco indicibili, tra l’incuria di chi avrebbe dovuto trattarli con tanto amore, assisterli nelle loro necessità, non restando loro molti anni di vita. Esiste poi un’altra forma di abuso, quello economico, ossia lo sfruttamento o la disattenzione verso le proprietà o i beni di una persona.

In esso rientrano la truffa, il far pressione affinché assegni i suoi beni ad un determinato parente e il furto.  L’obiettivo primario dei ladri è quello di rubare la pensione, quella ottenuta dopo un’intera esistenza spesa a compiere sacrifici.

In questo articolo parliamo di un’anziana importunata da un ladro per sottrarle la pensione ma il figlio, con il suo intervento, fa succedere l’impensabile.

Una storia davvero raggelante quella di cui sto per parlarvi, che ha fatto inevitabilmente il giro del web, rimbalzando sui principali quotidiani. Un commerciante 54enne,si è trovato a fare i conti con un tentativo di furto all’interno della sua abitazione, nella quale vive con la moglie e con l‘amata madre, un’anziana 80enne di cui si prende cura da quando lei è rimasta vedova.

Intorno alle 2 di notte dello scorso mese, un ladro ha fatto irruzione, incappucciato, nella sua villa, situata alla periferia di Torino, mentre l’uomo non era in casa, in quanto a lavoro, per il turno notturno. Il malvivente, uno straniero incensurato, ha prima immobilizzato a moglie con delle corde, imbavagliandole in modo da non consentirle di invocare aiuto e, poco dopo, l’ha costretta a consegnare la pensione della suocera che aveva stramortito con un colpo in testa.

Al suo rientro, il 54enne si è trovato dinnanzi agli occhi una scena a dir poco surreale: la moglie completamente legata, con le lacrime agli occhi, nel panico più totale, la madre riversa a terra. A quel punto, in uno scatto d’ira, ha deciso di farsi giustizia da solo, iniziando a riempire di botte, calci e pugni il ladro.

I vicini, allertati dalle urla e da rumori sospetti, hanno allertato le forze dell’ordine che, introdottesi nell’appartamento da una finestra lasciata aperta, hanno richiesto l’intervento del 118 per trasportare d’urgenza, il ladro, in ospedale, che è finito in rianimazione, conducendo, invece, il commerciante in caserma.

Sottoposto ad un lungo interrogatorio, ha spiegato ai carabinieri di aver agito per legittima difesa, dopo aver sorpreso il bandito nella sua abitazione. Il malvivente, si è scoperto poi, a seguito di indagini più accurate, è un nigeriano con precedenti per furto, che è finito in cella. Sul cancello della villa, un cartello premonitore, dopo la vicenda, è comparso un cartello: “Attenti al cane! E al padrone”, corredato dalla sagoma non equivocabile di una pistola.