Il sindaco Sala: “La moschea si farà. I milanesi contrari si rassegnino”

Visita del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al Palasharp, in passato luogo di concerti e palazzetto dello sport del quartiere milanese di Lampugnano, oggi zona franca di degrado, frequentata da tossici e senzatetto. L’ex palazzetto sarebbe dovuto diventare la sede di una grande moschea, ma l’amministrazione col tempo ha cambiato idea. Resta però l’intenzione di realizzare un grande luogo di culto per i musulmani di Milano, stando alle parole del primo cittadino.

“Se non si fa al Palasharp la moschea si fa altrove”
“Il Palasharp con un equivoco è pensato come un luogo dove gli islamici pregano, ma non è così. C’è un tendone lì di fronte e anche quello stiamo cercando di metterlo in sicurezza. Ricordo ai milanesi: possiamo essere contrari alle moschee ma la costituzione dice che tutti i cittadini hanno diritto di pregare. Non li vogliamo lì? Saranno da un’altra parte”, dice il sindaco (nella foto con una consigliera comunale Pd di religione islamica). Il tema, però, è quello di rimettere a posto l’area. “Siamo pieni di leoni da tastiera che criticano, ma noi siamo qua, non molliamo e certamente recupereremo questo spazio per Milano e questo quartiere che sta già mostrando segni di miglioramento”.

“Sala si è svegliato dopo il presidio di CasaPound”
Sulla pagina Facebook di Sala non sono mancati i post polemici. «Ha lasciato il Palasharp per 2 anni e mezzo in mano ai tossici e ai clandestini e ora corre ai ripari inneggiandosi a paladino anti degrado, perchè sta rischiando di perdere anche le Olimpiadi dopo non essere riuscito a portare a Milano l’Ema!». Più malizioso il commento di Alessandro L. «Ci voleva il presidio di Casapound per svegliare il sindaco».