Il renziano Morattin beccato: vuole schedare gli “odiatori” ma ecco gli insulti che scriveva lui

Il renziano che vuole schedare chi sta sui social è stato smascherato. Luigi Morattin parla dell’odio che passa in rete e dell’urgenza di intervenire. Magari inventando un altro bavaglio. Ma è proprio lui ad aver usato il web per offendere. Colto in fallo, circolano sul web tutti i suoi scivoloni. Frasi volgari, offese e toni non certo da gran signore.

Morattin cerca di giustificarsi, ma non ci riesce. Le parole che ha usato nei confronti di Vendola e dei leghisti restano là. Non gli è facile dimostrare che non ci siano stati riferimenti sessuali nello scrivere di orifizio anale. Ed è comodo politicamente dire che rifarebbe i tweet contro i leghisti, perché loro restano nemici. Il problema è che per attaccare gli avversari non è necessario usare inchiostri carichi di insulti. Altrimenti si diventa odiatori di rete, cioè quelli che Morattin dice di voler combattere.

In queste ore, perciò, sul web stanno circolando alcuni vecchi post in cui il parlamentare renziano si lascia andare a un linguaggio non proprio british: «Ricordiamolo così, come l’uomo che accusava il web di essere una fogna», scrive ad esempio su Twitter Alessandro, pubblicando lo screenshot di un post di Marattin del 2012 rivolto contro Nichi Vendola. «Nichi, per usare il tuo linguaggio, ma va’ a elargire prosaicamente il tuo orifizio anale in maniera totale e indiscriminata», scriveva l’allora assessore del Pd a Ferrara. Sì, proprio così, orifizio anale.

«Si è trattato di un equivoco molto sfortunato», dice Marattin all’Adnkronos. «Volevo mandare Vendola a quel Paese. Invece di mandarlo semplicemente a quel Paese, cosa che avrei voluto fare, ho voluto imitare una delle sue perifrasi. Ma il mio non voleva essere un riferimento alla sua sessualità. Sono passati 7 anni da quel giorno. Oggi sarei meno ingenuo». Una giustificazione che non sta né in cielo né in terra. E che provoca l’ironia feroce del web.

In un altro screenshot circolato in queste ore, risalente al 2018, il deputato di Italia Viva auspica che «gli italiani con il proprio voto rimandino nella fogna quelle miserabili teste di cazzo che hanno il coraggio di sparare fesserie su spread e austerità». La risposta era indirizzata ad alcuni esponenti della Lega, come il senatore Alberto Bagnai, per via di alcune loro considerazioni espresse in seguito al crollo del Ponte Morandi.