Il professor Addeo tenta di togliersi la vita dopo il post contro la figlia di Meloni: ricoverato in codice rosso
In un’Italia sempre più polarizzata, il confine tra scontro politico e aggressione personale si fa ogni giorno più sottile. La vicenda di Stefano Addeo, docente di tedesco di Marigliano, rappresenta un drammatico esempio di come l’odio online possa sfociare in tragedia reale.
Le minacce e il crollo psicologico
Tutto è iniziato con un post pubblicato sui social network, nel quale Addeo auspicava la morte della figlia di Giorgia Meloni, confrontandola con una vittima di cronaca nera. La reazione pubblica e le minacce ricevute hanno pesato sul suo stato mentale, portandolo a un grave crollo psicologico. Dopo aver rimosso il messaggio poche ore dopo, il docente si è scusato pubblicamente, spiegando di aver utilizzato un sistema di intelligenza artificiale per generare il contenuto, e non di aver scritto personalmente quelle parole. Tuttavia, l’opinione pubblica e le autorità non hanno accolto con comprensione questa versione.
Il gesto estremo e le condizioni attuali
Nel pomeriggio del 2 giugno, Stefano Addeo è stato trovato in gravi condizioni e trasportato d’urgenza all’ospedale di Nola. Secondo le prime ricostruzioni, avrebbe ingerito un mix di alcol e pillole, tentando un gesto autolesionistico. Le fonti ospedaliere riferiscono che le sue condizioni sono attualmente stabili ma serie, e che il monitoraggio resta costante. Le prossime ore saranno decisive per valutare gli effetti dell’intossicazione.
Indagini e sanzioni
Le autorità giudiziarie hanno aperto un fascicolo per verificare eventuali reati di incitamento all’odio e diffamazione. Contestualmente, il Ministero dell’Istruzione ha avviato un’istruttoria interna per valutare eventuali sanzioni disciplinari nei confronti del docente. Il ministro Valditara si è detto orientato a chiedere la massima severità, anche per dare un segnale forte contro comportamenti che minano il rispetto e la sicurezza nel mondo scolastico.
Un uomo sotto pressione
Addeo aveva più volte espresso, in interviste recenti, il timore di perdere il lavoro a pochi anni dalla pensione. Ha raccontato di essere amato dagli studenti, di dedicarsi al volontariato e di prendersi cura di animali abbandonati. Tuttavia, la valanga di odio e minacce ricevute sui social ha portato il docente al limite, culminando nel gesto estremo che ha sconvolto l’intera comunità.