IL PAPÀ DI GIULIA CECCHETTIN, LA TREMENDA NOTIZIA

 

Il comune di residenza di Giulia Cecchettin, Vigonovo,  ha deciso di realizzare una fiaccolata in memoria della giovane  studentessa cui l’ex fidanzato ha tolto la vita, per poi tentare di occultarne il corpo… corpo rinvenuto nei pressi del lago di Barcis in un canalone, sabato 18 novembre, a quasi una settimana dalla sua scomparsa.

Si è trattato di un corteo silenzioso, aperto da uno striscione in cui è condensato tutto: “Chi dimentica cancella”. La  fiaccolata ha visto papà Gino avanti, assieme ai suoi due figli, che hanno perso così barbaramente la loro sorella.  Il papà di Giulia si è commosso quando, tutto ad un tratto, in piazza, sono state riprodotte le note di uno dei brani preferiti di sua figlia Giulia, “Comptine d’un autre ete”, l’apres-midì di Yann Tiersen.

Nello stesso tempo, come  mostrano gli scatti diramati a mezzo stampa, nel corso del corteo, cui hanno partecipato 10mila persone, ha trovato, nella disperazione, la forza di sorreggere la figlia maggiore Elena. Momenti raggelanti, momenti che rappresentano una lama in tutti i nostri cuori, quelli in cui si tocca con mano  cosa vuol dire femminicidio.

Ai giornalisti, Gino Cecchettin,  uscendo fuori dalla sua abitazione di Vigonovo, ha rilasciato solo poche parole in cui è racchiuso tutto il suo stato d’animo : “Non provo rabbia, non provo nulla. Io penso alla mia Giulia che per me ormai non c’è più”.  Un pensiero unico, quello di papà Gino che deve cercare di andare avanti, avendo perso sua figlia. Esiste qualcosa di più sconvolgente di questo? Da sempre, il trapasso di un figlio, specie se avvenuto barbaramente,  è un qualcosa che va contro natura.

La perdita di Giulia, avvenuta a poca distanza da quella del decesso della moglie, gli ha tolto un’altra sua ragione di vita. Non possiamo che stringerci attorno al suo dolore, sebbene nessuna parola possa  mai riempire la ferita della sua anima, quella resterà, purtroppo, per sempre.