Il Napoli vince lo scudetto, ma finisce malissimo: il tremendo bollettino

Il Napoli di Antonio Conti si è aggiudicato il quarto scudetto, conquistato ieri sera con una vittoria per 2-0 contro il Cagliari allo stadio Diego Armando Maradona. Il testa a testa con  l’Inter,  è culminato con il trionfo della squadra celeste, per la gioia dei tifosi che non aspettavano altro che  questo momento.

Dopo il decimo posto del 2024, stavolta il Napoli , grazie a due gol, uno di McTominay nel finale primo tempo e uno di Lukaku nella ripresa,  ha trionfato e per l’Inter, nonostante la vittoria col Como, non c’è stato nulla da fare. Inutile dire che il clima di festeggiamenti nella città partenopea è stato esagerato.

Tra clacson impazziti ,trombette, inni etc, la gioia è sta incontenibile, in quanto il calcio è capace di regalare emozioni che non si possono descrivere, di quelle che rigano di lacrime i volti, peraltro in una città che, di suo, è piena di pathos, tradizioni, riti scaramantici ,oltre che di  specialità culinarie che la rendono famosa in tutto il mondo.

Una notte di festeggiamenti strepitosa, quella di ieri sera in cui Napoli si è trasformata in un solo carosello azzurro ma, a questo clima, se ne è aggiunto un altro completamente da dimenticare.

Dopo la vittoria dello scudetto da parte del Napoli,  si è fatto i conti con un tremendo bollettino.

Un bilancio pesantissimo, quello successivo alla vittoria del quarto scudetto da parte del Napoli, dal momento che oltre 120 persone sono rimaste  ferite, tra caos, incidenti e interventi del 118.  I due gol segnati hanno portato al trionfo,  dando il via ai festeggiamenti dei tifosi,  senza calcolare un imprevisto non da poco che ha dato via ad un tremendo  bollettino.

I quartieri di Fuorigrotta, Piazza del Plebiscito, i Quartieri Spagnoli e il lungomare Caracciolo, tra bandiere, fumogeni e fuochi d’artificio,  tra clacson di auto e moto,  hanno voluto celebrare la vittoria dello scudetto ma c’è un altro lato che non può essere ignorato, ossia la brutta piega dei festeggiamenti, con tante persone coinvolte che  hanno richiesto l’intervento di ambulanze, polizia e protezione civile.

Stando ai dati ufficiali forniti dall’ASL Napoli 1 e dalla protezione civile, 120 persone coinvolte  hanno riportato cadute dovute alla calca, sono rimaste colpite da petardi, hanno subito  lussazioni e fratture agli arti, traumi cranici, crisi asmatiche dovute all’ inalazione di fumogeni e alcuni episodi di intossicazione alcolica. Tre tifosi sono finiti in codice rosso in ospedale, mentre altri 25 sono stati distribuiti tra gli ospedali Cardarelli, Pellegrini e San Paolo.

Due persone sono state colpite da strumenti da fuoco, e la polizia, senza sosta, ha cercato di tenere sotto controllo la situazione che è stata tesissima. Non sono mancati crisi di panico e malori dovuti alla ressa e persone soccorse per overdose di sostanze stupefacenti. Il 118 ha lavorato senza sosta, con oltre 100 interventi effettuati tra le 20:00 del 23 maggio e le 6:00 di stamattina.

I nosocomi napoletani, già di loro sotto pressione nell’ordinario, hanno tempestivamente attivato protocolli di emergenza per accogliere i coinvolti, in particolare quelli giunti in ospedale in codice rosso. Uno scenario tremendo, quello subentrato nel corso dei festeggiamenti.  Una città nel panico più totale.

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