Il leader delle Sardine si pavoneggia, fa il “filosofo” contro Salvini e spara sui Cinquestelle

 

Mattia Santori si sente sempre più attore protagonista, una star. Il leader delle Sardine parla. O meglio, straparla. Si dà un tono. Filosofeggia (anche se con dei filosofi non ha nemmeno un capello). Ed è contento perché Salvini va a processo per aver fatto il ministro come “non” voleva la sinistra.

Il leader delle Sardine: «Cade un velo»
«Credo sia giusto che, se la magistratura individua dei punti su cui processare qualcuno, debba procedere. Il Parlamento non è nessuno più di qualsiasi altro cittadino per bloccare il lavoro della magistratura». Queste le sue parole. «E’ giusto che si autorizzi a fare ciò che la magistratura evidentemente è arrivata a voler scoprire. Finalmente casca questo velo su un tema sul quale lo stesso Salvini ha coltivato un grande consenso. Ed è una manovra di trasparenza rispetto a ciò che è successo nel governo Conte 1».

L’attacco ai Cinquestelle
Il leader delle Sardine si scaglia anche contro i grillini. «Per il M5S siamo il vuoto che avanza? Talmente vuoto che in tre mesi siamo arrivati a parlare con dei ministri che ci hanno ascoltato. Erano interessati a parlare con noi di alcuni temi. Tra l’altro, anche diversi esponenti 5 Stelle ci hanno chiesto la stessa cosa e hanno chiesto un coinvolgimento».

«Siamo qualcosa che il M5S non è più»
«Chi ci ha cercato del M5S?», aggiunge Santori. «Non sto a dirlo perché verrebbe strumentalizzato…». Diamo fastidio ai Cinquestelle «perché rappresentiamo qualcosa che loro non sono più. La riappropriazione delle piazze da parte di un movimento pre-politico toglie evidentemente visibilità a chi le piazze le aveva perse, che va dal Pd ai 5 Stelle al centrodestra». Poi si sofferma sulla manifestazione anti-vitalizi di sabato targata M5S. Il leader delle Sardine incalza: «Loro tornano a cavalcare un argomento che andava qualche anno fa e che è stato in qualche modo l’inizio della loro avventura».

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