Come detto il caso della scomparsa di Kimberly Bonvissuto sta destando apprensione in tutta Italia. Ma ha destato lo stesso sconcerto anche il caso della scomparsa della 35enne Sara Tommasini, la quale era fuggita dall’ospedale di Muraglia.
Di lei non si avevano più tracce dal 17 novembre scorso. Secondo l’appello diffuso dal padre, la ragazza era fuggita dal reparto con indosso una felpa blu con cappuccio e un pantalone della tuta grigio senza portare con sé cellulare e denaro.
Immediatamente i famigliari avevano presentato denuncia di scomparsa alle forze dell’ordine, che hanno girato la descrizione e le generalità della giovane ai comandi di polizia e ai carabinieri presenti nella zona. Descrizione che è stata girata anche alle forze armate del nostro Paese.
A ritrovare Sara sono stati i militati dell’Esercito Italiano schierati per l’operazione Strade Sicure. Dopo aver riconosciuto la ragazza i militari hanno chiamato i soccorsi, ovvero il 118, e la Tommasini è stata affidata alle cure dei sanitari.
Dopo le cure la donna ha potuto anche riabbracciare il padre, che tanto era in pensiero per lei. Secondo il genitore che ne aveva denunciato la scomparsa, sarebbe stato inutile provare a fermarla e convincerla a tornare in ospedale.
Una vicenda che finisce quindi con un lieto fine, ed è un sollievo dopo quello accaduto a Giulia Cecchettin. Sara comunque si era allontanata in maniera volontaria dall’ospedale. Al momento del ritrovamento la 35enne era in buono stato di salute. Nelle prossime ore forse si potranno conoscere altri dettagli su questa vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso l’Italia intera. Per l’ennesima volta in pochi giorni.