Guido Crosetto, frontiere blindate: “Meglio che piangere qualcuno”

 

“Essere prudenti non significa spaventare, ma essere prudenti è molto meglio che non sottovalutare un problema e poi trovarsi a piangere qualcuno”: Guido Crosetto lo ha detto nella puntata di Porta a Porta in onda questa sera su Rai 1, commentando la decisione del governo di chiudere la frontiera con la Slovenia. Secondo il ministro, l’Italia ha dimostrato negli ultimi anni, “di essere il paese che ha saputo garantire meglio la sicurezza”.

“C’è stata molta efficienza da parte delle forze di polizia, di una parte dei nostri servizi nel contenere le persone che potevano essere pericolose, nel monitorarle, nel seguirle. Ma questo lo puoi fare quando hai una comunità di qualche centinaio di persone, se si aprono le porte in un momento di questo tipo e se la guerra viene percepita non come una guerra tra Israele e Hamas, ma come una guerra del mondo islamico contro l’Occidente, beh abbiamo visto che bastano qualche decina di persone per fare danni e ferite profonde nelle nazioni, lo abbiamo visto negli scorsi anni”, ha aggiunto il ministro della Difesa.

Il rischio, insomma, è che il conflitto in corso venga percepito in maniera molto più ampia. Come tra l’altro già successo in Francia e Belgio, dove nei giorni scorsi ci sono stati due attentati da parte di terroristi che hanno urlato “Allah Akbar” prima di colpire. Secondo il ministro, “ci sono alcuni Paesi che vorrebbero lo scontro ideologico tra Occidente e Islam, ma noi dobbiamo fermare questa cosa, e ci sono molti Paesi invece che rappresentano l’Islam moderato con cui dobbiamo allearci perché questa cosa non degeneri e non ci porti ad avere nei prossimi anni problemi incontenibili”.

“Se l’ideologia riparte – ha aggiunto Crosetto -, se riparte un certo tipo di racconto basta poi una persona che si forma al computer ed esce per strada con un coltello o un’altra che decide di farsi esplodere. È quello che dobbiamo evitare”. Infine sulla crisi in Medio Oriente: “C’e’ il timore che basti una scintilla per far esplodere l’incendio: un evento, una immagine, una fotografia che facciano esplodere le piazze arabe. E nessun Paese è in grado di contenere le piazze quando esplodono con violenza”, ha concluso Crosetto.