Guerra USA-Iran, allarme per i militari italiani: massima allerta in Iraq e Mar Rosso, rientrano i Carabinieri
La recente decisione degli Stati Uniti di ordinare bombardamenti mirati contro i siti nucleari iraniani ha provocato una brusca destabilizzazione del giร fragile quadro geopolitico del Medio Oriente. Si รจ infatti innescata una risposta immediata che coinvolge anche il contingente militare italiano dislocato nella regione, portando a una escalation di tensione e ad un innalzamento dei livelli di sicurezza.
Ritirata e incremento del livello di allerta
Tra le misure piรน significative, i Carabinieri italiani schierati a Baghdad sono stati richiamati e fatti rientrare in Italia. La loro missione, che prevedeva lโaddestramento delle forze irachene, รจ stata sospesa. A Erbil, invece, i militari italiani condividono gli spazi con le truppe statunitensi, e questa base รจ ora considerata un possibile bersaglio di rappresaglie da parte delle milizie sciite pro-Teheran. Per questo motivo, il Ministero della Difesa ha disposto un incremento della sorveglianza e il ricollocamento di alcune unitร lontano dalle strutture statunitensi, al fine di prevenire eventuali attacchi asimmetrici.
Preoccupazioni e strategie di sicurezza
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha evidenziato come ยซle prossime 48-72 ore saranno particolarmente delicateยป, sottolineando lโimportanza di misure preventive per proteggere sia il personale che le infrastrutture italiane. In Kuwait, dove italiani e americani condividono spazi, anche qui รจ stato elevato il livello di sicurezza, in attesa di sviluppi piรน chiari. Nelle acque del Mar Rosso, invece, si accentuano i timori di attacchi da parte dei ribelli Houthi contro le rotte mercantili commerciali di interesse occidentale.
Stato di calma apparente e allerta intelligence
Se al momento nelle basi italiane la situazione sembra sotto controllo, le misure di sicurezza rimangono molto alte e le agenzie di intelligence stanno monitorando ogni possibile minaccia. Sono state inoltre pianificate esfiltrazioni dโemergenza per garantire la tutela del personale in caso di escalation improvvisa.
Situazione in Libano e segnali di instabilitร
Domani si prevede una visita del generale Luciano Portolano in Libano, per il passaggio di consegne al comando della missione UNIFIL. Questa iniziativa si inserisce in un quadro di crescente instabilitร nellโarea, confermata anche dal recente appello alle armi lanciato da Hezbollah, segnale che evidenzia la delicata situazione politica e militare in Libano e in tutto il Medio Oriente.