Guerra Russia-Ucraina, l’annuncio di Draghi: “Pronti 3.400 militari italiani”

Guerra in Ucraina, pronti i militari italiani. Le parole del premier Mario Draghi nell’informativa alla Camera sul conflitto Russia-Ucraina danno una panoramica sul tragico momento storico. Come si apprende su Huffingtonpost, che ha reso disponibile il testo integrale dell’informativa, il premier ha sottolineato che “il ritorno della guerra in Europa non può essere tollerata. Ma l’agenda del presidente russo è vasta, complessa e a lungo premeditata. Ho la sensazione di essere solo allo stato iniziale di un profondo cambiamento delle relazioni internazionali che ci hanno accompagnato nei più di 70 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale”.

“L’offensiva ha già colpito in modo tragico la popolazione ucraina: il Ministero dell’Interno ucraino registra vittime civili. Le immagini a cui assistiamo – di cittadini inermi costretti a nascondersi nei bunker e nelle metropolitane – sono terribili e ci riportano ai giorni più bui della storia europea. Si registrano lunghe file di auto in uscita da Kiev e da altre città ucraine, soprattutto verso il confine con l’Ue”, si legge sul testo dell’informativa alla Camera sul conflitto da parte del premier Mario Draghi.

Oltre a soffermarsi sull “momento drammatico” evinto dopo il collegamento con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del Consiglio europeo: “È nascosto a Kiev da qualche parte, ci ha detto che non ha più tempo”, il premier sottolinea che ai circa 2000 connazionali presenti “è stato raccomandato di seguire le indicazioni delle autorità locali e di valutare con estrema cautela gli spostamenti via terra dentro e fuori il paese”.

E ancora: “Alla luce della chiusura dello spazio aereo e della situazione critica sul terreno, stiamo pianificando in coordinamento con le principali ambasciate dell’Unione Europea un’evacuazione in condizioni di sicurezza”, spiega il premier Draghi.

Poi l’annuncio sul numero di soldati che l’Italia metterà a disposizione della Nato, pari a 3.400 unità: “Le forze italiane che prevediamo essere impiegate sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni – circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania; e da altre che saranno attivate su richiesta del Comando Alleato. Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili”.