Guerra in Ucraina, la previsione di Lucio Caracciolo: “Ce ne andremmo tutti quanti da questo pianeta”

Ospiti a “Otto e Mezzo”, Beppe Severgnini e Lucio Caracciolo hanno fatto la loro previsione rispetto alla guerra in Ucraina. Nessuno dei due immagina un futuro roseo: entrambi sono convinti che Putin non mollerà l’osso tanto facilmente. Ma sono le parole di Lucio Caracciolo che delineano uno scenario peggiore: la guerra passerà a livello atomico.

“Otto e Mezzo”, il destino di Putin secondo Beppe Severgnini

“Finirà che i russi occupano il Donbass e la zona della costa per arrivare in Crimea poi si piazzano lì e dicono di aver vinto”. Questa l’opinione di Beppe Severgnini che ha risposto alle domande di Lili Gruber riguardo alla guerra in Ucraina a Otto e mezzo. Secondo l’editorialista del Corriere della Sera, comunque vada, questa battaglia non gioverà al futuro del presidente russo “anche se Putin dovesse lasciare perché magari passa a essere giudicato in un altro tribunale più importante di quello internazionale, su in cielo dove penso che se la passerà malissimo”.

La terribile profezia di Lucio Caracciolo

Severgnini ha anche dichiarato che i russi probabilmente resteranno nelle zone conquistate, con o senza Putin. “Come li mandi via?”, si è chiesto l’ospite della Gruber. Il giornalista ha poi interpellato Lucio Caracciolo, direttore di Limes, che ha continuato il discorso del collega. Caracciolo ha confermato che i russi resterebbero in Ucraina. L’unico modo per cacciarli, secondo il direttore di Limes, è la guerra. “Da un parte la Nato dall’altra la Russia, ma siccome questa guerra molto facilmente passerebbe a livello atomico, ce ne andremmo tutti quanti da questo pianeta”.

Uno scenario apocalittico che potrebbe essere evitato con il dialogo. “Preferirei trovare una soluzione di compromesso: i russi difficilmente molleranno il Donbass. Ma saranno territori di macerie materiale, morali, economiche ma anche di scarsa popolazione. Gli ucraini cacciati non torneranno in Ucraina”. Nessuno, insomma, vorrà vivere in un territorio raso al suolo dalla guerra.